Genova. Due sindacalisti della Filt Cgil sono stati denunciati dalla Digos per manifestazione non autorizzata in riferimento al corteo di Atp del 16 dicembre scorso quando i lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico, al quarto giorno di sciopero, avevano manifestato per le vie del centro bloccando per circa due ore la sopraelevata Aldo Moro.
A tre mesi da quella manifestazione, in seguito alla quale i lavoratori grazie anche all’intervento della Regione Liguria, erano arrivati a un accordo per il recupero del contratto integrativo, i sindacalisti genovesi della Filt Cgil Andrea Gamba e Michele Monteforte sono stati chiamati in questura con l’invito a eleggere domicilio.
Una denuncia con destinatari quantomeno anomali visto che Gamba e Monteforte, da sempre tra gli animatori delle proteste di Amt, sono in posizione più defilata soprattutto rispetto alle vertenze dell’azienda metropolitana con sede a Carasco. Non solo. E’ noto che in casi come questo con bus fermi in rimessa da quattro giorni e proteste che avevano coinvolto prima il Tigullio e poi Genova, la decisione di cosa fare o non fare è frutto più della rabbia e dell’esasperazione dei lavoratori che non di decisioni sindacali. Difficile quindi individuare nei due sindacalisti i “promotori” della protesta, presupposto per far scattare la denuncia per manifestazione non autorizzata.
In particolare la mattina del 16 dicembre, dopo un’animata assemblea dei tranvieri al Cral di via Ruspoli dalla quale i giornalisti erano stati allontanati i lavoratori avevano deciso all’unanimità di marciare in corteo andando poi a bloccare la sopraelevata. La scelta aveva indubbiamente innervosito i massimi vertici della Questura a causa del caos creatosi in città per la deviazione del traffico, ma appare altrettanto strano che ad essere denunciati siano solo due sindacalisti fra i moltissimi presenti. Forse una spiegazione c’è nel fatto che poco dopo il blocco il governatore Toti aveva convocato i sindacati in Regione per tentare di trovare una soluzione che mettesse fine alla protesta: quasi tutti i delegati e funzionari di Filt-Cgil, Fit-Cisl,Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl avevano quindi abbandonato il blocco, mentre Gamba e Monteforte erano rimasti con i lavoratori proprio a tutela degli stessi. Ed erano stati loro alla fine a convincere i tranvieri a liberare la sopraelevata dopo una doppia votazione per alzata di mano in attesa che venisse convocato, da lì a poche ore l’ennesimo vertice in Prefettura.
I sindacalisti non commentano perché le informazioni sono al momento poche: “Conosciamo solo il reato che ci viene contestato – spiega Andrea Gamba – ma non abbiamo altre informazioni tanto che venerdì quando ci hanno convocati in Questura abbiamo nominato un avvocato d’ufficio. La prossima settimana parleremo con i nostri legali e decideremo il da farsi”.