Genova. Corre da via Cervetto fino a via Muratori; dalla scuola Ferrero al campo nomadi abusivo che domani verrà sgomberato. E’ il filo steso dagli insegnanti di Cornigliano per protestare, ancora una volta, contro una misura di ordine pubblico che rischia di rivelarsi soluzione unicamente temporanea.
“Il campo – spiega Elisabetta Ranzi, insegnante della scuola primaria – è irregolare e lì non può stare. Noi però in questi tre anni abbiamo visto nascere e crescere quei bambini, li abbiamo visti imparare e possiamo dire che quanto sta per accadere non è sensato”.
Il punto interrogativo che aleggia sulla vicenda riguarda soprattutto quella ventina di minori che si divide tra scuole dell’infanzia, primarie e medie e che a Cornigliano ha trovato istruzione e anche amici. “La maggior parte degli insegnanti è d’accordo: uno sgombero effettuato in questo modo, senza preoccuparsi di cosa accadrà dopo, non offre nessuna prospettiva e servirà solo a ripetere all’infinito una storia di disagio sociale. I piccoli – conclude Elisabetta – vogliono andare a scuola e lo vogliamo anche noi”.