In piazza

Libera, Pastorino e Battistini: “Lotta alle mafie è un dovere morale della politica”

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Genova. Questa mattina, il consigliere regionale di Rete a Sinistra Gianni Pastorino e il consigliere regionale del gruppo Libera-Mente Liguria Francesco Battistini hanno partecipato alla commemorazione delle vittime della mafia promossa da “Libera” a Genova e in tutte le piazze italiane.

“La mia è una partecipazione attiva ai temi promossi da Libera. Vorrei infatti ricordare di essere uno dei pochissimi consiglieri ad aver firmato, ancora in campagna elettorale, la dichiarazione d’intenti di Libera sul vincolo della classe politica a comportamenti improntati ala legalità. Un’iniziativa importantissima, quella di oggi, che ha visto in piazza migliaia di persone, soprattutto giovani. Il monito è chiaro: non si può abbassare la guardia nei confronti dei fenomeni malavitosi, purtroppo diffusi anche in Liguria e a Genova – dichiara Pastorino -. Oggi più che mai, le mafie si impongono non solo con la violenza ma anche, e soprattutto, attraverso la contiguità coi poteri politici ed economici, insinuandosi in tutti i gangli della società. C’è bisogno di iniziative di formazione per i giovani, ma anche di azioni politiche concrete per il contrasto del crimine mafioso. Ad esempio: se si confiscano beni, questi siano riconsegnati alla collettività intervenendo con progetti e risorse economiche. Cosa che purtroppo non è accaduta in Regione Liguria, per colpa di una scelta assurda della giunta di centrodestra”.

“Ho aderito con convinzione e con orgoglio all’iniziativa di Libera: è giusto e doveroso partecipare ai momenti in cui si commemorano le vittime delle mafie, specie per chi siede all’interno delle istituzioni. Mi ha colpito la grande partecipazione dei ragazzi delle scuole. È quindi una nostra precisa responsabilità dire alle giovani generazioni che lo Stato deve impegnarsi con tutti i mezzi possibili contro la malavita organizzata, in ogni sua forma – dichiara Battistini -. La cultura della legalità non può restare qualcosa di astratto: deve essere una vera filosofia di vita per ogni amministrazione e ogni governo. E va perseguita scrupolosamente, coi fatti, visto che molti problemi di cui soffre il nostro Paese sono imputabili alle organizzazioni criminali; da debellare con qualunque mezzo. Per farlo bisogna iniziare lavorando con il mondo della scuola e dell’educazione; ma anche attraverso una chiara capacità di trasparenza e rettitudine espressa dalle istituzioni, che devono sempre essere d’esempio”.

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