A bolzaneto

La Coop progetta il distributore più grande di Genova, benzinai “sulle barricate”

aquilone ipercoop
Foto d'archivio

Genova. Un maxi distributore di carburante, con ben 6 piste e un impianto Gpl, al posto del parcheggio esterno, scarsamente utilizzato, dell’Ipercoop di Bolzaneto, a Genova. Un progetto che deve ancora passare il vaglio del Consiglio Comunale, la pratica è stata licenziata questa mattina in commissione, ma che preoccupa fortemente i gestori dei distributori di carburante della zona che temono di trovarsi di fronte a una concorrenza particolarmente aggressiva.

L’impianto, infatti, con una dimensione di 3000 mq e con 24 erogatori diventerebbe, in pratica, il più grande distributore di carburanti esistente oggi a Genova. Ma a preoccupare gli esercenti e’ sopratutto il fatto che questo nuovo distributore di andrà a inserire in una zona dove l’offerta non manca, tanto che all’uscita dell’attuale area di parcheggio, dove verrà realizzato l’intervento, è presente un distributore TotalErg e altri 7-8 impianti sono nel giro di 3 km.

A dire no a questo nuovo insediamento, quindi, i rappresentanti delle due associazioni di categoria, Confesercenti e Ascom, che chiedono al Consiglio Comunale di non approvare la pratica. Questo impianto, spiegano, porterebbe, infatti, a un peggioramento della qualità dell’area, sia per l’impatto acustico che per l’incremento del traffico, in una zona come quella di via Romairone che soffre di evidenti problemi legati alla presenza dell’Ipercoop e, al tempo stesso, essendo un self service, non avrebbe neanche il risultato di un incremento dell’occupazione.

“Oggi questa è un’area pubblica – spiega il presidente di Faib Genova Fabio Bertagnini – che andrebbe riqualificata. Fare un nuovo, enorme, distributore di benzina serve, invece, solo per fare business mentre noi chiediamo che questa zona sia attrezzata a verde pubblico, magari realizzando un campo da calcio, o aree giochi per i bambini del quartiere”.

Di opposta opinione il vice sindaco di Genova, Stefano Bernini, che ha la delega all’urbanistica e, di conseguenza, la competenza su questa pratica.. “Per quanto riguarda l’impianto non ci sono problemi, visto che non ci sono abitazioni nelle vicinanze mentre, dal punto di vista dei servizi pubblici, abbiamo addirittura una situazione migliorativa rispetto a prima. Non abbiamo, infatti, una riduzione del servizio pubblico ma solo uno spostamento dell’area a disposizione del pubblico”.

“Questa e’ un’area di privati dove c’è un obbligo di uso pubblico che si concretizzava  in quel posteggio, dove si poteva parcheggiare l’auto gratuitamente in qualsiasi momento – spiega Bernini – che molto difficilmente veniva utilizzato. Questi posteggi, pero’, erano in eccedenza rispetto allo standard richiesto per un supermercato, e quindi è stato richiesto dalla proprietà di destinarli a un altro uso facendo diventare pubblici, con vincolo perpetuo, un numero uguale di posteggi di pertinenza del supermercato”.

Un’operazione analoga a quella realizzata in Val Bisagno, con il Bricoman, dove alcuni parcheggi in struttura sono destinati a uso pubblico. “Dal punto di vista urbanistico in Via Romairone il Comune ha recuperato lo stesso numero di posteggi ma, al tempo stesso, avresposizione anche una zona verde, per la sgambatura cani. Uno spazio che è stato anche concordato con il municipio, è che permetterà di dare un servizio in più a chi va a fare la spesa con i propri animali”.

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