Genova

Grandi opere, Prc: “Un ‘terzo’ valico di amianto”

Terzo Valico, cade l'ultimo diaframma della galleria del Campasso a Fegino

Genova. “Il Terzo Valico è un’opera da 6,2 miliardi di euro. Il giro di soldi attraverso il progetto è considerevole ed in negativo. L’amianto ed il suo smaltimento come rifiuto speciale è uno degli elementi che fa aumentare i costi e le tangenti che ne fanno parte diventano un pericolo per la salute e per il territorio”. Lo scrivono in una nota Valentina Armirotti, capogruppo L’Altra Campomorone, Antonio Bruno, capogruppo Federazione della Sinistra Comune di Genova e Davide Ghiglione, capogruppo Federazione della Sinistra V Municipio Valpolcevera.

“Dopo il ritrovamento di amianto nelle rocce da scavo nei cantieri, dopo le inchieste che hanno toccato i vertici del consorzio Co.Civ, ancora una volta ci troviamo davanti ad un’altra sconcertante notizia che indirizza le indagini verso una delle cave più grandi della Liguria: Cava Castellaro a Cravasco nel Comune di Campomorone. Migliaia di tonnellate di rocce da scavo, ricche di fibre di amianto estratte dalla Galleria di servizio del Terzo valico di Cravasco, invece di essere smaltite in discariche speciali con costi elevati, sarebbero ora sul mercato come detrito da costruzione”, proseguono.

“Condanniamo queste logiche devastanti, l’amianto è una delle ragioni per cui continuiamo a manifestare contro un’opera inutile, insensata, pericolosa e ribadiamo la nostra posizione a favore del diritto fondamentale della salute e del territorio e della giustizia. Ci rivolgiamo nuovamente a tutti gli Enti coinvolti per chiedere l’immediato blocco dei lavori”, terminano.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.