Di nuovo

Certosa, rubato un altro defibrillatore del progetto #Rivivi della Croce Rosa

Il furto nella postazione di via Canepari, a inizio febbraio sparito il Dae di via Jori. Gli 'angeli rosa': "Ma noi non molliamo"

Mobile

Certosa. È successo ancora. Un altro defibrillatore del progetto#Rivivi è stato rubato in via Canepari a Certosa. A dare la notizia è ancora una volta la Croce Rosa rivarolese che spiega laconica: “Il progetto sta rischiando di andare in fumo a causa di ignoti che, per la seconda volta, hanno sottratto un altro defibrillatore pubblico. È chiaro che chi lo ha preso o lo ha fatto per gioco, per una bravata, oppure è qualcuno del nostro settore che conosce l’uso di un Dae e il suo valore e sa a chi poterlo proporre”.

Il primo furto era avvenuto meno di due mesi fa, il 1 febbraio, nella postazione di via Jori e Genova24 aveva intervistato i responsabili della Croce rosa che avevano spiegato come i Dae abbiano codici seriali univoci ed siano di fatto inutilizzabili.

In tutto il progetto Rivivi aveva consentito l’acquisto di 9 defibrillatori (che costano circa mille euro ciascuno) dei quali tre già collocati sul territorio, tra cui appunto quelli di via Jori di via Canepari, entrambi spariti.

“Speriamo insieme alle forze dell’ordine di poter far luce sul caso – dicono gli ‘angeli rosa’- ma nonostante tutto andiamo avanti, #Rivivi non si ferma. In questo momento abbiamo bisogno di voi, non lasciateci soli”.

leggi anche
Defibrillatore Croce Rosa
L'appello
Rubato il defibrillatore di via Jori, la Croce Rosa: “Chiunque abbia notizie ci contatti”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.