Ribasso

Case, prezzi ancora in ribasso: Genova fanalino di coda tra le grandi città

La Superba stenta a riprendersi e le quotazioni variano enormemente da quartiere a quartiere

Panorama del ponente di Genova

Genova. La primavera del mercato immobiliare sembra essere ormai una certezza, visto che i dati diffusi dell’Agenzia delle Entrate sui volumi di compravendite lo confermano. L’anno 2016 si chiude infatti con una crescita delle transazioni residenziali del 18,9%. Tra le grandi città, percentuali superiori al dato nazionale si segnalano a Bologna, Genova, Milano, Torino e Verona, ma è decisamente positiva anche la performance dei comuni non capoluogo.

Numerosi i fattori che hanno contribuito a questo risultato, fra tutti in particolare un’erogazione del credito più facile ma al contempo prudente, i bassi tassi di interesse ed i prezzi immobiliari ora più accessibili.

Alcune grandi città, le cui variazioni percentuali dei prezzi erano già in territorio positivo nel primo semestre del 2016, confermano la tendenza anche per il secondo: Firenze (+1,6%), Bologna (+1,5%) e Verona (+1%). Milano è sostanzialmente stabile (0%). La città dove i valori stentano ancora a riprendersi, invece, è proprio Genova (-5,5%), dove i prezzi variano molto a seconda della zona.

I quartieri di Cornigliano e Sampierdarena restano i più economici, con quotazioni al metro quadrato che variano da 450 a 800 euro. Poi troviamo Bolzaneto, Rivarolo, Marassi e Oregina e via via si sale fino ad arrivare ai prezzi dei quartieri del Levante, che variano da 1800 a 3700 euro al metro quadrato.

Nella seconda parte del 2016 si nota un ritorno più incisivo degli investitori, convinti che il mattone rappresenti ancora una buona forma di investimento ma anche consapevoli dei limiti dello stesso e, per questo, più attenti rispetto al passato. L’analisi delle compravendite realizzate attraverso le Agenzie Tecnocasa e Tecnorete rileva che il 74,7% degli acquirenti ha comprato la prima casa, il 18,6% lo ha fatto per investimento e il 6,7% ha optato per la casa vacanza. Rispetto al passato è in aumento la componente ad uso investimento, incentivata anche dal fatto che l’immobile attualmente rende il 4,8% annuo lordo.

Sul mercato delle locazioni si registrano canoni sostanzialmente stabili nelle grandi città (+0,1% per i monolocali, +0,5% per i bilocali e +0,4% trilocali). Tra le tipologie di contratti di locazione prevale quello a canone libero (55,3%), ma avanza ancora il contratto a canone concordato (27,2% contro il 22,9% del primo semestre). Continuano ad essere preferite le soluzioni arredate, soprattutto sui tagli più piccoli. Chi opta per la locazione, nel 55,3% dei casi lo fa per scelta abitativa, nel 36,1% lo fa per motivi legati al lavoro e nell’8,6% per studio.

Per quanto riguarda il futuro, le compravendite per il 2017 sono attese ancora in aumento (intorno a 600 mila transazioni) e questo trend interesserà tutte le realtà territoriali. Sul versante prezzi è atteso un leggero aumento (tra 0% e +2%) per il 2017 ma solo per le grandi città, mentre per i capoluoghi di provincia e per l’hinterland delle grandi città occorrerà aspettare il 2018.

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