Prevenzione

Azzardo, la Regione: “1 milione e 400 mila euro contro le ludopatie”

Toti: "Non credo che la chiusura di 2 mila attività e la perdita di oltre 2.500 posti di lavoro possa mitigare disagio sociale"

pegli manifestazione gioco

Genova. Una campagna di comunicazione rivolte in particolare ai giovani, attività di prevenzione per la popolazione over 65 considerata “fragile” con informazioni capillari sul territorio per migliorare l’accessibilità ai centri di cura, l’implementazione degli sportelli dedicati in luoghi pubblici presidiati da personale qualificato, l’attivazione di un numero verde ad hoc per consentire un contatto diretto con gli esperti. Sono solo alcune delle azioni che Regione Liguria metterà in campo nei prossimi mesi per contrastare il fenomeno delle ludopatie. Nel 2016 il ministero della Salute ha istituito un fondo speciale di 50 milioni di euro per attività di prevenzione, cura e trattamento delle patologie legate al gioco d’azzardo: 1 milione e 400mila euro sono destinati alla Liguria che il 15 febbraio scorso ha presentato un piano dettagliato di progetti e interventi, elaborati nell’ambito del lavoro svolto dall’Osservatorio regionale sul gioco d’azzardo patologico (istituito nel giugno del 2016 quale strumento di monitoraggio e studio) con il coinvolgimento degli esercenti che gestiscono l’offerta di gioco, direttamente coinvolti nelle attività progettuali e nelle programmazione di efficaci azioni di contrasto alle patologie correlabili alla ludopatia.

“Ho ereditato un sistema di lotta al gioco d’azzardo molto frammentato – spiega la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale – in cui ogni Asl era abbandonata a se stessa e le iniziative in materia erano lasciate alla sensibilità e buona volontà dei singoli dirigenti. Da questa situazione di disorganizzazione complessiva siamo partiti per mettere ordine e unire gli sforzi così da renderli davvero efficaci. Per questo stiamo promuovendo una campagna di comunicazione e specifiche azioni di sistema in tutto il territorio ligure”.

Secondo il presidente della Regione, Giovanni Toti “bisogna trovare soluzioni per ridurre il volume dell’offerta del gioco d’azzardo ma bisogna farlo in modo serio, non ideologico, emotivo o, peggio, strumentale. Noi non abbiamo alcuna simpatia per il gioco d’azzardo e certamente non abbiamo intenzione di lasciare le cose come stanno. Sediamoci attorno a un tavolo con le associazioni, i gestori, le associazioni dei commercianti per elaborare insieme le risposte più efficaci. Abbiamo ereditato una legge che, se entrasse in vigore, impedirebbe ai genovesi non di giocare d’azzardo, ma di pagare le bollette, di ricaricare il cellulare, di giocare con i figli al Totocalcio o Superenalotto e farebbe chiudere almeno 2.000 esercizi commerciali in regione. Non credo che la chiusura di 2.000 attività e la perdita di oltre 2.500 posti di lavoro possa comportare una mitigazione del disagio sociale. Anzi, penso che determinerebbe una vera emergenza sociale”.

Secondo uno studio recente sulla pratica del gioco d’azzardo tra i giovani, in Liguria il 37,1% degli studenti tra gli 15 ai 19 anni, corrispondenti a circa 20mila liguri, almeno una volta durante l’anno ha giocato una somma di denaro (42% a livello nazionale). Per il 9% di questi (circa 1.900 giovani) il comportamento è a rischio (a fronte dell’11% a livello nazionale) mentre per circa il 6% (1.200 giovani) è definibile problematico (contro l’8% in Italia).

leggi anche
no slot manifestazione azzardo
#slotmob
“No alla moratoria sull’azzardo”, 500 in piazza contro la deroga salva-slot della Regione
Varie Eventi
Contrapposizione
Il popolo dell’azzardo per la libertà di giocare : 5 mila firme in 10 giorni
No slot in piazza contro l'azzardo
Azzardo
La proroga per le slot in Consiglio. Pd e M5S: “Colpo di mano, decisione vergognosa”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.