Genova

Servizio idrico integrato: in sala rossa la proposta di iniziativa popolare

rubinetto acqua

Genova. È una proposta di delibera di iniziativa popolare comunale sul “servizio idrico integrato Genova 2016” l’argomento trattato questa mattina dalle commissioni V – Territorio e VI – Sviluppo economico, riunite sotto la presidenza di Gian Piero Pastorino (Fds).

Erano presenti, oltre a rappresentanti dei promotori, l’assessore all’Ambiente Italo Porcile e Enrico Pignone (L.Doria) come consigliere delegato all’Ambiente della Città metropolitana, che ha la competenza su questa materia.
I promotori chiedono al Comune di presentare alla Città metropolitana varie richieste sintetizzabili in quattro punti: trasparenza e disponibilità per il pubblico di dati e bilanci della gestione del servizio idrico; impiego degli utili (si parla di 150 milioni in questi anni, distribuiti come dividendi) in manutenzioni e migliorie alla rete o per ridurre i costi delle bollette; maggiori e più efficienti controlli tecnici da parte dell’ente locale; divieto di sospensione completa del servizio ai morosi.

Alla base dell’iniziativa c’è il referendum del 2011, che ha stabilito che i gestori dei servizi idrici non possano trarre profitto dalla loro attività, ma debbano invece reinvestire gli utili per migliorare la rete e per ridurre le tariffe. In questi anni la legge “Sblocca Italia” del 2014 e alcuni regolamenti hanno posto la base per le richieste dei proponenti.

L’argomento sarà ulteriormente trattato in un successivo incontro delle due commissioni, in cui ci sarà l’audizione dell’azienda “Mediterranea delle Acque”, dei sindacati e delle associazioni dei consumatori. Sono intervenuti i consiglieri: Clizia Nicolella (L.Doria), Guido Grillo e Matteo Campora (Pdl), Claudio Villa (Pd), Antonio Bruno (Fds), Stefano De Pietro (M5s), Alfonso Gioia (Udc), Salvatore Caratozzolo e Giovanni Vassallo (Percorso Comune).

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