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Rifiuti, 700 firme contro l’isola ecologica a Quarto fotogallery

I Comitati di via delle Campanule rigettano il progetto del Comune e Amiu: "Viabilità, deprezzamento delle case, esistono alternative"

Quarto via delle campanule contro isola ecologica

Genova. Hanno raccolto oltre 700 firme gli abitanti di via Delle campanule, a Quarto, contro il progetto di realizzazione di un’isola ecologica Amiu in un’area verde semi-abbandonata nella parte inferiore della strada, vicino a corso Europa. Ma Tursi va avanti. ”Non si può perdere altro tempo” dice l’assessore al Ciclo dei rifiuti Italo Porcile.

L’ipotesi, che è stata affrontata recentemente in due commissioni comunali, non piace ai residenti per una lunga serie di motivi che vanno dall’eccessiva vicinanza alle abitazioni (in alcuni casi, circa 40 metri), ai potenziali problemi per la viabilità: “Di fatto si troverebbe a poche decine di metri dall’imbocco autostradale – dice Fabio Mondelli, presidente del comitato di via Delle campanule – e basterebbero poche auto in attesa di entrare nell’isola per bloccare il traffico. Gli utenti arriverebbero da tutto il Levante e anche dal centro, se non addirittura da fuori provincia”.

Non solo. Con un’isola ecologica a cielo aperto il valore delle case circostanti potrebbe essere deprezzato. Inoltre, in base al Puc, quell’area (al momento in parte è abbandonata, in parte utilizzata come deposito di Aster) è destinata al verde urbano. “E secondo noi è interessata da un cedimento strutturale – continua Mondelli – tanto che abbiamo presentato un esposto alla magistratura con foto e documentazioni”. Dalle immagini si possono notare, in effetti, crepe nel terreno e l’inclinazione di alcuni pali delle luce. L’area dove dovrebbe sorgere l’isola ecologica, d’altronde, è sorta come copertura del rio Castagna utilizzando il materiale di risulta del vicino quartiere residenziale. “Si tratta di terra di riporto” osserva Mondelli.

Secondo l’assessore Italo Porcile, però, ci sono tutti i presupposti per andare avanti. L’amministrazione comunale ha presentato il piano progettuale dell’intervento la scorsa estate, dopo averlo ottenuto a inizio 2016 da Amiu. “Andiamo avanti, l’iter procede con le autorizzazioni necessarie – spiega Porcile – e con le valutazioni per cercare di ridurre al più possibile l’impatto ambientale. Studieremo modifiche migliorative per la viabilità, la possibilità di coperture verdi ed eventualmente di realizzare dei parcheggi aggiuntivi per gli abitanti della zona”. Da Tursi hanno già messo in calendario un ulteriore incontro con comitati e associazioni ed eventualmente un passaggio in consiglio comunale. “Ma non ci possiamo bloccare, a meno che per qualche miracolo non si trovino altri spazi, quella sarà la collocazione dell’isola ecologica”.

Le alternative, i comitati, le avevano proposte: un magazzino di Aster collocato sotto il cavalcavia di via Carrara, già dotato di uffici e situato al chiuso, oppure i parcheggi della ex Provincia, di fronte all’ex ospedale di Quarto, la cui vendita si sta valutando in queste settimane. “Sono entrambe soluzioni meno costose e meno impattanti” sottolinea Fabio Mondelli.

Secondo il Comune e Amiu, però, l’isola ecologica non costituisce soltanto una servitù, ma rappresenta un servizio per il cittadino, e rientra nelle strategie per promuovere la raccolta differenziata. Il complesso di via della Campanule, costruito circa 25 anni fa, si estende su 20 mila metri quadri. Nel 1998 il consorzio di costruzione fallì e dopo una serie di vicissitudini il Comune divenne proprietario dell’area che, adesso, potrebbe trasformarsi in isola ecologica.

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