Genova. “La riapertura della centrale a carbone a Genova dimostra come in questi anni il Governo non abbia fatto nulla nel campo delle energie rinnovabili. Nonostante da Roma – rivela Malatesta – rassicurino che è solo un’apertura temporanea, complice la chiusura di alcune centrali nucleari in Francia, è una situazione da monitorare. La salute dei cittadini non è un optional, ma dev’essere una delle prime preoccupazioni della politica, che invece di risolvere i problemi spesso li aumenta. E il quartiere di Sampierdarena non può subire l’ennesima deturpazione”. Lo afferma in una nota Gianpaolo Malatesta consigliere comunale di Possibile.
“Tecnicamente risulta inverosimile la scelta di un impianto caratterizzato da una tecnologia molto meno flessibile dei cicli combinati, a 80 chilometri in linea d’aria dalla centrale di La Spezia, che è, guarda caso, a ciclo combinato. La scelta della riapertura della centrale a carbone influirà anche sui costi, perché la riattivazione per un breve periodo introdurrà oneri aggiuntivi che ricadranno sulle spalle dei consumatori”.
“Nel programma delle prossime comunali a Genova daremo una svolta anche sulla qualità di vita dei cittadini – conclude Malatesta – attraverso politiche ambientali che portino benessere ed efficienza, sui modelli nordeuropei”.