Campionato appassionante

La Casellese affonda l’Avosso. Sottocollese a -1 dalla vettarisultati

I gialloblù incassano altri 5 gol dopo quelli di settimana scorsa. I Lupi vincono a Montoggio e si avvicinano alla capolista. Goleada anche del San Martino al Savignone. Davagna terzo in attesa del derby

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La prima giornata di ritorno nel campionato di Terza Categoria genovese si presentava interessante sotto vari punti di vista e non ha infatti non ha deluso. L’Avosso è sempre in testa alla classifica, ma subisce la seconda pesantissima sconfitta nel giro di una settimana. Altri 5 gol subiti dai gialloblù, per di più incassati nel derby con la Casellese. Momento davvero difficile per la capolista che ora non può più sbagliare in una classifica che vede le due casellesi e le due davagnesi occupare le prime posizioni, con l’incomodo San Martino e il Zena pronto ad infilarsi. Insomma tutto è possibile.

A Casella va in scena un derby importante, con la Casellese che arriva dall’importante vittoria sulla Sottocollese e con la voglia di far bene un derby che potrebbe risvegliare la voglia di puntare in alto dei biancoblù, finora restati in ombra. Dall’altra parte l’Avosso deve assolutamente far punti, per tenere lontano le tante pretendenti al ttrono e per ritrovare sicurezza nei propri mezzi dopo la scoppola di sette giorni fa.

Le squadre iniziano forte, senza badare a tatticismi e a timori reverenziali. Al 5° Farace porta in vantaggio la Casellese con un pregevole lob che scavalca Loprestini su suggerimento di testa di Cardini. Non passano neanche due minuti e l’Avosso, la cui reazione è violenta, pareggia con un’incornata di Di Vanni su cross di Armienti.

Al 15°, però cambia ancora il parziale perché sebbene sia l’Avosso ad avere in mano il pallino del gioco e collezioni punizioni e calci d’angolo, la Casellese sa attendere e colpire in contropiede. Al 25° Ruggiero riceve palla, vede l’accorrente Ramunno che con una rasoiata riporta in vantaggio i suoi. L’Avosso non si scompone, riprende palla e continua a fare gioco, ma al 34° la Casellese si dimostra ancora una volta cinica e spietata. Ramunno va a terra, ma l’arbitro concede il vantaggio, quelli dell’Avosso, inizialmente fermatisi, vengono colti in controtempo e Ruggiero si infila fra le maglie gialloblù freddando ancora una volta Loprestini per il 3-1.

Gli ospiti provano a reagire sfruttando i molti tiri da fermo che la partita concede. Al 38° Armienti dà l’illusione del gol calciando una punizione sull’esterno della rete. Al 41° l’arbitro concede un rigore per fallo di mano all’Avosso che lo stesso Armienti non sbaglia e le squadre vanno al riposo sul 3-2.  Al rientro in campo ci si aspetterebbe un forcing degli ospiti in cerca del pari, ma al 48° una papera clamorosa di un difensore gialloblù permette alla Casellese di ritornare sul +2.

Su un fallo a favore un difensore dell’Avosso calcia contro un avversario, che non dà la distanza regolamentare, ma incredibilmente manca il bersaglio regalando la palla a Piombino che serve subito Ramunno che resiste alla carica di un difensore e sigla il 4-2. L’Avosso subisce pesantemente il contraccolpo psicologico e lascia il gioco agli avversari che al 75° arrotondano il risultato con il gol dell’ex Torre che gira in porta di testa un cross dalla fascia. I gialloblù cercano di limitare i danni, ma rischiano di subire il sesto gol. Finisce 5-2, meritata la vittoria della Casellese che rischia pochissimo e colpisce in contropiede. Per l’Avosso ora è tempo di ripartire da zero.

La Sottocollese era reduce da una sconfitta proprio con la Casellese, ma a Montoggio arriva una vittoria tanto risicata quanto fondamentale in uno scontro diretto che ricaccia indietro la squadra biancoblù, a lungo nelle zone alte della classifica. Sul terreno sintetico di Ronco Scrivia, iniziano meglio i grigioverdi che impongono il proprio gioco per una decina di minuti, poi esce il Montoggio che pur senza trovare occasioni particolari, mette sotto pressione gli ospiti.

La rete decisiva arriva sullo scadere di tempo quando Ferrera rientra sul sinistro serve Pagliano al centro che batte Vagge e porta in vantaggio i lupi di Davagna. Nella ripresa, però Campanella si fa ingenuamente espellere per un fallo di reazione, lasciando i suoi in dieci al  53°. Il Montoggio, però dimostra di essere in un momento assai difficile e non riesce a scardinare una difesa ordinata e coriacea come quella grigioverde. Tre punti importantissimi quindi per i lupi che ora sono attesi dal derby con il Davagna per vendicare la sconfitta dell’andata e puntare al primo posto che è sempre più vicino.

Proprio il Davagna è la terza forza di un campionato che si fa sempre più avvincente, spezzato a metà com’è in base alla classifica. I biancorossi si impongono di misura su un Libraccio che nonostante la sconfitta dimostra di essere in buona forma e che promette un girone di ritorno ben diverso da quello di andata. Decide un gol di Ronchini ad inizio ripresa, per il davagna che a -2 dall’Avosso, è atteso dal derby con la Sottocollese. Chi vince sarà certamente secondo, e, in caso di contemporanea sconfitta della capolista, prima della classe. Per il Libraccio invece nona sconfitta stagionale che lascia i biancoverdi al penultimo posto.

Non ci sta a restare fuori dai giochi il San Martino che aveva la partita, sulla carta più semplice dovendo affrontare il Savignone fanalino di coda e con la peggior difesa del campionato. Il primo tempo si potrebbe descrivere come Pietranera vs Savignone 3-0. Il bomber grigiorosso infatti va a segno tre volte scandendo con impressionante regolarità l’orologio dei gol che arrivano al 15°, 30° e 45°, uno ogni quarto d’ora. Le marcature di Ghigo al 75° e Zanardi al 90° completano un’opera già conclusa nel primo tempo. San Martino al quarto posto, ma a soli 3 punti dall’Avosso primo. Savignone il cui passivo di reti aumenta a dismisura.

In campo anche Zena e Santiago con i primi che possono ancora ambire a un posto fra le “grandi”, mentre il Santiago resta nella zona di limbo di metà classifica. Alla fine hanno la meglio le motivazioni dei padroni di casa che vincono con una zampata di Priano, solito rapace d’area di rigore che regala tre punti preziosi per i biancorossi che continuano a crederci. Per il Santiago una prova orgogliosa, ma ai blaugrana continua a mancare concretezza sotto porta.

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