Liguria. “Il governo ha impugnato per l’ennesima volta una legge della Giunta Toti. In questo caso, però, non si tratta di una legge qualunque, ma dell’assestamento di bilancio di previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2016 – 2018, perché la Giunta avrebbe messo nel fondo crediti di dubbia esigibilità 3,5 milioni di euro che, secondo l’Esecutivo, sarebbero impropriamente determinati”.
Lo ha annunciato il gruppo Pd in Regione Liguria.
“Il fatto è che Toti vuole fare troppe cose: il presidente di Regione, l’assessore al bilancio e l’aspirante leader del centrodestra nazionale. Posto che non sembra molto tagliato per nessuno di questi tre incarichi, lasci almeno le deleghe al bilancio a qualcuno più competente di lui o comunque meno distratto da ciò che accade a Roma nel suo schieramento politico”.
“Il bilancio è una cosa seria. Dopo quest’impugnativa del governo occorre che Toti, almeno come assessore, faccia un passo indietro” concludono i consiglieri regionali del Pd.
Critiche sono arrivate anche dal M5S: “Un gioco delle tre carte con cui Toti nasconde i problemi sotto il tappeto. I cittadini liguri meritano trasparenza” dicono i portavoce del MoVimento 5 Stelle. “Il Governo contesta a Toti oltre 3 milioni e mezzo di euro di crediti di dubbia esigibilità messi a Bilancio dalla Giunta Toti come fondi attivi – sottolineano i Cinque Stelle – Una pratica censurabile che rischia di trascinare la Regione nell’ennesimo contenzioso con Roma, di cui la Liguria farebbe volentieri a meno”.
“In attesa degli sviluppi tecnici della vicenda – concludono i portavoce M5S – resta la conferma di una gestione ballerina dei fondi da parte di questa Giunta, che ricorda, nel metodo, la scellerata operazione di cartolarizzazione di Arte Genova, in piena continuità con i predecessori di centrosinistra”.