Genova. Un’occasione per rivalutare il Sessantotto genovese, e anche un modo per riportare alla luce inediti volantini, manifesti, libri e video. E’ la mostra “Gli anni del ’68. Voci e carte dall’Archivio dei Movimenti”, organizzata dall’Associazione per un Archivio dei Movimenti e dalla Fondazione Palazzo Ducale, che si terrà dal 27 gennaio al 26 febbraio 2017 alla Loggia degli Abati del Ducale.
Un’iniziativa che consentirà di fa vedere circa 600 tra volantini, manifesti, libri, opuscoli e video. E che però ha costi molto elevati. Da qui l’idea dei tre cori genovesi in concerto per finanziare la mostra con le esibizioni dell’ensemble Le vie del canto, diretto da Giovanna Ponsano, con un repertorio di canzoni popolari e di lotta e dei Cori Daneo e Quattro Canti, entrambi diretti da Gianni Martini, con un repertorio di canzoni d’autore.
“Abbiamo invitato questi cori che ci sono amici e che sono venuti gratuitamente qui alla Berio a cantare per noi – ha detto il curatore Giuliano Galletta – e così abbiamo lanciato una sottoscrizione. Noi siamo totalmente autofinanziati, il nostro lavoro e’ volontario, ma i costi vivi per organizzare una mostra così complessa sono molto alti. Noi abbiamo calcolato una spesa di circa 14 mila euro e, per adesso, abbiamo raccolto il 60% di quello che ci serve”.
E con un ulteriore scopo. “È vero il ’68 è finito in sordina ma non è stato secondario: andare a vedere i documenti è un’occasione per poterlo rivivere e scoprire che proprio il 68 genovese è stato particolarmente vivace. La Facoltà di Medicina per esempio è stata occupata addirittura alla fine del ’66 e quindi in contemporanea con tutte le altre più importanti università italiane e ha avuto anche un un taglio particolare proprio nel rapporto fra operai e studenti”. La mostra – conclude Galletta – sarà anche l’occasione in qualche modo per rivalutare così il Sessantotto genovese”.