Il personaggio

Cogoleto, Silvio Lavagetto, fra passato e presente

Il difensore granata esalta lo spogliatoio e non nasconde le ambizioni del club

Cogoleto. Silvio Lavagetto, esperto difensore del Cogoleto, classe ’87, nonostante la giovane età, calca i campi di calcio da quasi un quarto di secolo… i suoi primi contatti col foot-ball, iniziano all’età di 5 anni, in maglia granata, con l’attuale compagno di squadra, Michele Rossi: “Sgambettava con me suoi campi, allora polverosi, del Molinetto”, ma la maggior parte della gioventù calcistica l’ ha visto disimpegnarsi nel settore giovanile del Savona, dove è arrivato ad indossare la fascia da capitano della Berretti bianco-blu.

Il suo percorso di crescita giovanile ha avuto, come protagonista, l’allenatore Paolo Ferrara, cui è legato da sincero affetto: “La stima, che nutro per Paolo, va oltre il calcio… lo considero un fratello maggiore, che mi ha aiutato a maturare sportivamente, ma soprattutto dal lato umano”.

L’esordio in prima squadra è arrivato col Borgorosso Arenzano, lanciato da mister Fabio Fossati: “Il miglior trainer che ho incontrato, a livello calcistico”… poi un anno sabbatico, dedicato allo studio fuori Genova (Economia e Commercio nella città petroniana di Bologna) e il ritorno ad Arenzano, giusto in tempo per vincere il campionato di Eccellenza ed approdare in Serie D.

Le successive tappe della sua carriera lo hanno portano a giocare con Praese, Little Club Genoa ed ancora Cogoleto, la sua attuale squadra, di cui si dice pazzamente innamorato: “Mi sto divertendo da matti, all’interno di uno spogliatoio fantastico, che trasmette gioia e voglia di stare assieme”.

Parlaci di questo ‘pianeta’…

“Potrei raccontare aneddoti fino a tarda sera… la coesione del gruppo è nata negli anni difficili delle due retrocessioni consecutive, dall’Eccellenza alla Prima Categoria, con – in mezzo – la perdita del nostro compagno di squadra Paolo Ceccarelli, che ho avuto la fortuna e il privilegio di conoscere e apprezzare, anche fuori dal recinto di gioco. Stando fianco a fianco, ho conosciuto una persona unica, speciale, che non è mai andato via dai nostri cuori”.

Vincerete il campionato?

“Vincere non è mai facile. Sono molte le componenti che devono contribuire alla conquista di un obiettivo così importante. Tuttavia, sono certo che daremo il cento per cento delle nostre forze, per cercare di arrivare più in alto possibile, consci del fatto che le avversarie sono tante ed agguerrite, ma consapevoli di essere una compagine in grado di giocarcela con chiunque. In ogni caso, il nostro è un progetto a lungo termine, che ci dovrà consentire di tornare a giocare nelle categorie che società e piazza meritano”.

Quanto è importante la figura di mister Luca Cappanera?

“Il mister, oltre ad essere preparato sul piano sportivo, è persona di buon senso… ci fa lavorare bene, senza pressioni di sorta, dando tranquillità all’ ambiente, anche grazie al suo staff, formato dal preparatore dei portieri Roberto Moresco e da Luca Calcagno, come collaboratore tecnico”.

Bisognerà tornare a intervistarlo, non fosse altro per portare alla luce qualche aneddoto curioso dello spogliatoio granata, perché Lavagetto è una persona propositiva, che usa spesso l’ironia come antidoto ai problemi del mondo…

“Ritengo sia utile per combattere le lamentele sterili… mi piace non ‘subire’ la vita, ma cercare di migliorarla, in modo attivo e dinamico, sempre aggiornandomi su quello che ci succede attorno”.

Allora, alla prossima, Silvio…

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