Scuole

Chiusa per incendio la sede di Pegli del Mazzini: trovata la perdita all’alberghiero di Camogli

Incendio a Pegli

Genova. A Pegli il fumo della grave emergenza incendi sulle alture di Genova questa mattina ha obbligato anche alla chiusura della succursale del liceo classico Mazzini in piazza Bonavino, dove i ragazzi non hanno fatto lezione. A Camogli, invece, i tecnici della Città metropolitana dopo un complesso controllo, sezione per sezione, della parete in cui era murata hanno individuato la perdita d’acqua in una parte della tubazione dell’impianto termico dell’alberghiero Marco Polo.

Per sostituirla in sicurezza, però, sarà necessario chiudere il riscaldamento della scuola “cosa assolutamente impraticabile – dicono i tecnici – con un clima così rigido, lo faremo fra qualche giorno non appena le temperature, come si prevede, risaliranno.” Nel frattempo all’impianto termico dell’alberghiero continuerà ad essere pompata acqua per garantire sempre pressione adeguata alla caldaia e quindi i termosifoni accesi in tutti i locali. “Ogni mattina alle 5 – dicono i tecnici metropolitani – il personale della ditta incaricata del servizio calore verificherà le condizioni di funzionamento e l’efficienza dell’impianto di riscaldamento dell’alberghiero, in attesa di poter realizzare l’intervento definitivo.”

Sotto il gelo sono e resteranno accessi 24 ore su 24 i termosifoni anche all’istituto d’Arte Luzzati a Chiavari “unico modo al momento – dicono i tecnici – per contrastare la dispersione di calore dovuta alle carenze strutturali di questo edificio.”

Superfici molto grandi con locali ampi non sono sempre facili da riscaldare quando i termometri scendono sotto zero. E’ il caso, per esempio, anche dell’istituto tecnico In Memoria dei Morti per la Patria “dove comunque l’impianto termico è acceso 24 ore al giorno.”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.