Genova. Buone notizie per il teatro Carlo Felice di Genva. “Sono in arrivo 13 milioni di euro della legge Bray-Franceschini, manca solo la firma del ministro Padoan e il passaggio alla Corte dei Conti. Comunque rispetto al
2014 abbiamo ridotto il disavanzo di gestione di due terzi”.
Lo ha detto il sovrintendente del teatro lirico Carlo Felice, Maurizio Roi, precisando che “il debito del teatro è di 35 milioni di euro, ma il Maggio fiorentino ne ha 70-80 e che i 13 milioni in arrivo serviranno per aggiustare il debito”.
Il Carlo Felice, ha osservato, ha presentato “un vero e proprio piano industriale” come previsto dalle modifiche della normativa e sta restituendo a tranche 3 milioni di euro legati a un prestito trentennale, erogati nel 2014.
Il sovrintendente non poi ha voluto anticipare i dati sui costi di produzione, i ricavi e i costi del personale relativi al
2016, ma ha commentato: “rispetto al 2014 abbiamo ridotto il disavanzo, vale a dire la differenza tra entrate ed uscite di due terzi, non avendo avuto la legge Bray e avendo perso 1 milione di fondi Fus. Mi sembra un buon risultato”.