Liguria

La Regione approva il bilancio del consiglio regionale 2016-2018 e il bilancio di previsione 2017-2019

consiglio regionale

Regione. Il consiglio regionale ha approvato con 30 voti a favore (maggioranza di centro destra, Pd e Rete a Sinistra) e 5 astenuti (M5S) il bilancio del consiglio regionale esercizio finanziario 2017-2019.

Il bilancio prevede un fabbisogno di 24 milioni 180 mila euro: le entrare derivano in buona parte dall’Ente (24 milioni e 100 mila euro), mentre 80 mila euro sono entrate proprie legate all’acquisto del bollettino ufficiale. Rispetto al fabbisogno iniziale di 24 milioni e 559 mila euro espresso dalle strutture per garantire il corretto funzionamento dell’assemblea, il fabbisogno è stato dunque ridotto di 459.683 euro intervenendo sulle uniche spese discrezionali non soggette a vincolo, che rappresentano il 7,12 per cento dell’intero bilancio. Il bilancio del consiglio regionale costituisce lo 0,37 per cento del bilancio dell’intero Ente Regione e le spese effettivamente discrezionali dell’assemblea rappresentano dunque lo 0,026 per cento del bilancio dell’Ente nel suo complesso.

Sempre nell’assemblea di oggi, il consiglio regionale ha approvato con 16 voti a favore (maggioranza di centro destra) e 14 contrari (minoranza) il disegno di legge numero 121/2016 “Bilancio di previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2017-2019”.

Per l’esercizio finanziario 2017 sono previste entrate di competenza per euro 10 miliardi e 267 milioni circa e di cassa per 15 miliardi e 559 milioni. Sono autorizzati impegni di spesa per 10 miliardi e 267 milioni e pagamenti per 15 miliardi e 559 milioni. Per l’esercizio finanziario 2018 sono previste entrate di competenza per 9 miliardi e 694 milioni e impegni di spesa per il medesimo importo. Per l’esercizio finanziario 2019 sono previste entrate e spese di competenza per euro 9 miliardi e 682 milioni.

Le risorse effettive al netto delle partite di giro iscritte nel bilancio di previsione per l’anno finanziario 2017 ammontano a 4.834 milioni di cui 4.007 milioni hanno un vincolo di destinazione. Le risorse di natura discrezionale sono 827 milioni di euro (574 milioni di euro hanno natura ricorrente e 247 milioni di euro hanno natura una tantum). Le risorse discrezionali a carattere ricorrente più importanti sono rappresentate dai tributi propri (378,2 milioni di euro). Le principali risorse discrezionali “una tantum” riguardano le entrate derivanti da indebitamento (118 milioni di euro) e utilizzo del Fondo anticipazione liquidità di ( 137 milioni). Le partite di giro figurano iscritte in 5.434 milioni di euro. Le risorse con vincolo di destinazione sono imposte, tasse e proventi assimilati (19,7 milioni di euro), attribuzioni in base a leggi statali di programma (114,7 milioni di euro), i fondi per la protezione civile e per i danni da alluvioni(16,2 milioni di euro per oneri mutui), il finanziamento del trasporto pubblico locale (198,2 milioni di euro), il concorso statale nel pagamento degli oneri dei mutui per il settore trasporti (8,7 milioni di euro). Inoltre sono iscritti trasferimenti per programmi comunitari U.E./Stato (189,6 milioni di euro).

Il fondo sanitario regionale (3.203 milioni di euro complessivi ) è alimentato per l’anno 2017 dalla quota IRAP di 540 milioni di euro, dall’addizionale IRPEF di 287 milioni di euro, dalla compartecipazione regionale all’IVA di 2.067,1 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i fondi vincolati per la sanità pari a 107,1 milioni in conto capitale e 71,9 milioni correnti. Le previsioni di bilancio del comparto sanitario sono state costruite sulla base del riparto del Fondo Sanitario 2015. Nello stato di previsione dell’entrata è iscritto il Fondo Pluriennale Vincolato a copertura delle somme già impegnate ma esigibili negli esercizi futuri, che per l’esercizio 2017 ammonta a 4,5 milioni di euro, di cui 2,5 milioni in c/capitale e 2 milioni correnti.

Il mutuo (32,5 milioni) è stato autorizzato per spese di investimento principalmente nel settore agricolo (PSR 9,5 mln), per il fondo strategico (18,8 mln) e per il biglietto elettronico (TPL 1,2 mln). Approvati gli emendamenti presentati dalla giunta. Sono stati respinti tutti gli emendamenti presentati dal Pd.

“Nella nostra regione – ha detto – c’è attualmente una disoccupazione mai vista negli ultimi anni soprattutto per quanto riguarda le donne. Questo territorio sta soffrendo in misura maggiore rispetto al resto del Paese». Secondo Paita, quindi, l’amministrazione attuale «non ha dato input alla crescita e dunque alcune scelte vanno corrette. E’ sbagliata – ha aggiunto – la politica di indebitamento dell’Ente, occorre correggere il tiro sulla sanità e tagliare 130 milioni significa affossare la sanità pubblica». Secondo il consigliere questo settore è fuori controllo. «In questo bilancio – ha concluso – manca una strategia tranne quella del galleggiamento”, ha detto Raffaella Paita (Pd) annunciando il voto contrario del suo gruppo.

Voto contrario anche per Gianni Pastorino (Rete a Sinistra): “In questa manovra non c’è nessun riferimento ad una politica per i giovani eppure la nostra regione soffre più di altre la disoccupazione in queste fasce di età, e non lo dice solo la Cgil ma anche associazioni di categoria culturalmente più vicine a questa maggioranza. Manca una prospettiva. Evidentemente – ha detto – la politica regionale non riesce a dare nessun input. Al contrario, con l’annunciata accensione di nuovi mutui si aumenteranno gli interessi a carico delle future generazioni”. Secondo Pastorino il provvedimento “non dà risposte al progressivo impoverimento del nostro territorio”.

Fortemente convinti della manovra, invece, si sono dichiarati Claudio Muzio (FI) e Lilli Lauro (Giovanni Toti Liguria).

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