Liguria

Imprenditoria “rosa”: brusco calo per le autonome, bene le titolari nei servizi e nel manifatturiero

Artigianato
Foto d'archivio

Liguria. Lavoratrici autonome in calo, leggero aumento delle donne titolari di impresa artigiana. È questo, a grandi linee, il panorama ligure che emerge dall’analisi dell’ufficio studi di Confartigianato su dati Istat. Analisi presentata nel corso della 21esima convention Donne Impresa a Udine. 60.910 le lavoratrici autonome in Liguria, in calo nell’ultimo anno addirittura dell’8%, a fronte di una lieve crescita nazionale dello 0,8%.

Un brusco calo, registrato dopo l’ottima performance di fine 2015. In controtendenza le “quote rosa” tra i titolari di impresa artigiana. Le donne risultano infatti in forte stabilità, segnata addirittura da una lieve crescita: al secondo trimestre dell’anno sono 5.391 contro le 5.389 del 2015. Un leggero aumento che si è registrato anche a livello nazionale (+0,45). Un trend, quello ligure, positivo anche negli anni di piena crisi: dal 2008 a oggi le titolari d’impresa sono aumentate dell’1%. I principali settori in cui sono attive: la maggior parte è titolare di impresa attiva nei servizi alle persone (3.173, -0,4% rispetto a 2015).

Seguono le titolari di impresa di servizi alle imprese (963, +1%), e quelle attive nel manifatturiero (930, -1,3%). Chiudono le costruzioni (319, +6,3%) e le rimanenti 6 attive in altri settori. Le donne che, più in generale, rivestono cariche all’interno di una microimpresa artigiana sono 11.333, in lieve calo dello 0,7% rispetto al secondo semestre del 2015. Un calo in linea con quello nazionale, anch’esso dello 0,7%. Tra queste, il 47,6% è rappresentato, appunto, dalle titolari. Il 29% sono socie (3,262, in calo dell’1,5% contro il -2,5% di media italiana). Il rimanente 23,5% riveste altre cariche (sono in totale 2.660 e risultano in calo dell’1,3% contro il -0,9% nazionale).

“Le donne titolari in imprese individuali artigiane, vere e proprie protagoniste dell’attività economica, mantengono un trend positivo in un’analisi di lungo periodo. Un aumento ancora più significativo in quanto maturato in due pesanti cicli recessivi e tenendo conto del fatto che l’ambito della conciliazione è ancora quasi esclusivamente a carico delle donne – commenta Raffaella Rognoni, presidente Donne Impresa di Confartigianato Liguria, presente alla convention di Udine – Se già così le donne continuano a crescere, chissà quali ulteriori sviluppi arriveranno nel momento in cui la conciliazione avverrà con una
partecipazione concreta di uomini e donne, in un vero e proprio equilibrio familiare, nella gestione di figli e anziani e con servizi di welfare”.

L’artigianato “al femminile” nelle province vede una netta preponderanza di Genova per quello che riguarda il numero di donne che rivestono cariche nelle microimprese: 5.687, in calo dello 0,9%. In provincia di Savona sono 2.398, diminuite di mezzo punto percentuale nell’ultimo anno. Segue Imperia, con 1.656 imprenditrici artigiane (-0,8%), e poi La Spezia, 1.592
in calo dello 0,5%. Tra queste, le titolari d’impresa sono 2.574 in provincia di Genova (numero rimasto quasi invariato nell’ultimo anno, -0,1%), 1.151 nel savonese (-0,9%), 864 a Imperia (+1,2%) e 802 nello spezzino +0,6%. La distribuzione per settori nelle varie province rispecchia quella regionale: nel territorio genovese la maggior parte di titolari di impresa sono attive nei servizi alla persona (1.440, +0,1%), seguite dai servizi alle imprese (514, +0,4%) e dal manifatturiero (485,
in calo del 2,8%). Le costruzioni chiudono con 133 titolari (+6,4%). A Savona troviamo 729 titolari attive nei servizi alla persona (-1,8%), 189 nel manifatturiero (-0,5%), 178 nei servizi alle imprese (-1,1%), 55 nelle costruzioni. Ci spostiamo a Imperia: 528 donne rivestono il ruolo di titolari d’impresa di servizi alla persona (-0,2%), 144 nei servizi all’impresa (+6,7%), 118 nel settore manifatturiero (+2,6%) e 72 nelle
costruzioni. Infine, alla Spezia si contano 476 titolari nei servizi alla persona (valore rimasto immutato nell’ultimo anno), 138 nel manifatturiero (anch’esso invariato), 127 nei servizi alle imprese (+0,8%) e 59 nelle costruzioni.

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