Lettera al direttore

Lettere

Cisl preoccupata per il “Patto per Genova”

Genova. Siamo fortemente preoccupati per il futuro dell’attuazione del Patto per Genova firmato da Matteo Renzi e dal sindaco Marco Doria nei giorni scorsi. Tutto deve essere sancito dalla legge di Stabilità: in sostanza, se l’impegno non venisse confermato a causa delle dimissioni di chi lo ha firmato per conto dello Stato, il patto rimarrebbe carta straccia e a Genova non arriverebbero i 110 milioni di euro previsti.

Nel protocollo sono contenuti alcuni grandi temi suggeriti dalla Cisl insieme a Cgil e Uil, al Sindaco, quelli che, se verranno affrontati, potranno consentire alla città di incamminarsi verso il rilancio. Quando inviammo a Doria i capitoli sui quali, a nostro parere, bisognava impegnarsi, sottolineammo che da lì si doveva e si deve partire per sottrarre Genova al completo declino, per dare lavoro e futuro a questa città. Vale la pena ricordare che tra questi punti ci sono il Blueprint, gli Erzelli, le infrastrutture per uscire dall’isolamento, l’impegno per mettere a profitto le aree dismesse di Cornigliano per creare occasioni di lavoro, ma anche quegli impegni che consentirebbero di consolidare il turismo come risorsa ancora in buona parte incompiuta. Fummo entusiasti del fatto che l’intero elenco delle priorità fosse stato recepito, quanto ora siamo preoccupati per la sorte di quel progetto.

Partiamo da Erzelli: il Rettore non fa mistero del fatto che senza i fondi del patto non sarà facile dare concretezza al progetto di trasferimento della facoltà di Ingegneria da cui deve partire lo sviluppo del Polo scientifico-tecnologico degli Erzelli, un centro nazionale di alta tecnologia. Quanto al Blueprint, è assolutamente necessario far partire il recupero del waterfront, un’area pregiata che senza l’attuazione dell’idea di Renzo Piano rimarrà un buco nero e che invece dovrebbe diventare il vero acceleratore della valenza turistica della città. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, non dobbiamo ricordare noi che ormai, tra Amt e Atp, brucia un bus la settimana. L’ultimo ieri sera. È urgente rinnovare subito il parco mezzi se vogliamo davvero ancora ragionare di trasporto pubblico, con tutto quello che porta con sé, dalla vivibilità dei quartieri alle necessità di connessione anche per la sopravvivenza delle imprese private e non stiamo parlando solo di quelle del commercio.

Non vogliamo dimenticare nemmeno la messa in sicurezza dei rivi e dei torrenti. Qui c’è in gioco addirittura la sicurezza dei cittadini. Senza contare che tutti gli interventi dovevano rappresentare una boccata d’ossigeno per le aziende edili oggi in forte sofferenza e per i lavoratori. È vero che ci sarebbe voluto qualche tempo a realizzare tutto, ma oggi ci troviamo nelle condizioni di non sapere se ci sarà un inizio. Le opere previste sono fondamentali indipendentemente da chi governa questo paese e questa città.

Il nostro appello è ai parlamentari liguri di tutte le forze politiche perché si impegnino a portare avanti il progetto, a renderlo concreto in sede di approvazione della legge di stabilità, a garantire alla città quel futuro che abbiamo sembrato e che, per una decina di giorni, ci è parso a portata di mano. L’impegno del governo Renzi deve diventare l’impegno di tutte le forze politiche e dello Stato stesso, altrimenti non ci potrà essere un domani per i genovesi.

LUCA MAESTRIPIERI, SEGRETARIO GENERALE CISL GENOVA

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