Genova. Iren Ambiente spa avrà entro la fine del 2017 la maggioranza delle quote di Amiu. Anche se questo avverrà in due fasi, una prima fase, da completarsi entro fine marzo, con l’ingresso al 49% tramite apporto di soli capitali. Poi entro l’anno prossimo a oltre il 51% con il conferimento di impianti (oppure l’apporto di nuovi capitali per realizzarne di nuovi). Lo ha spiegato questa mattina in conferenza stampa l’assessore comunale al Bilancio Franco Miceli, subito dopo l’approvazione da parte della giunta della “delibera di indirizzo” che contiene le linee guida per la futura aggregazione societaria. Già domattina e giovedì la delibera sarà discussa in commissione, poi un’eventuale nuova commissione a gennaio e il voto il sala rossa entro la metà dello stesso mese.
Fin dall’inizio comunque la governance della ‘nuova Amiu’ terrà conto della posizione del socio maggioritario: l’amministratore delegato della nuova società sarà quindi scelto da Iren. “Il comune di Genova – spiega ancora Miceli – avrà poteri di veto sul contratto di servizio per esempio, o sul piano industriale ma la gestione dell’azienda spetterà ad Iren”.
Collegata alla nuova società la necessità di ottenere la proroga del contratto di servizio di Amiu con il Comune di Genova, ma a Tursi sono fiduciosi: “E’ la precondizione necessaria e dovrà essere approvata da Comune in primis e poi dalla città metropolitana attraverso la Vas”.
Per quanto riguarda l’occupazione l’assessore all’Ambiente Italo Porcile assicura: “Saranno mantenuti i livelli occupazionali e saranno stabilizzati gli attuali precari di Amiu. L’accordo sottoscritto con i sindacati a luglio sarà rispettato in tutti i suoi punti”. Sul punto domani si riaprirà il tavolo con i sindacati.
Ma quanto vale Amiu? E quindi, quando varrà in cash l’apporto di Iren? “Nella prima fase di parte dal valore attuale di Amiu – spiega Miceli – ma rispetto all’ultima valutazione faremo fare entro gennaio un aggiornamento all’advisor, nella seconda fase di aumento delle quote invece Amiu avrà un valore diverso perché nel frattempo avremo l’autorizzazione per la riapertura di Scaprino 3”. Nell’ultima valutazione di un anno fa Amiu secondo l’advisor valeva una cifra tra i 9 e i 23 milioni di euro. L’aggregazione prevede alcuni passaggi procedurali tra cui la richiesta di autorizzazione all’Agcm, visto che Iren è quotata in Borsa. Poi la costituzione vera e propria della società sarà vagliata di nuovo dal consiglio comunale.
In assenza del sindaco Doria, è l’assessore Porcile a fare una valutazione di tipo politico: “Potevamo rimandare a l’amministrazione che arriverà dopo le elezioni e tener viva Amiu magari caricando ancora un p’ la Tari – dice Porcile – Non lo abbiamo fatto perché visto che tutte le partecipate trascinano problemi, abbiamo deciso per una delle più grandi di fare una scelta chiare e forte”