L'attacco

Sestri Levante, Conti: “Parlano i numeri. Flop turisti cinesi”

panorama sestri levante

Sestri Levante. “Flop di turisti cinesi a Sestri Levante. I numeri confermano il fallimento dei viaggi in Cina del Sindaco e sulle presenze totali, rispetto al 2015, fermi ad un misero +3,41 % contro il +7,40 di Rapallo”. Lo scrive in una nota il consigliere Marco Conti (Popolo per Sestri).

“I numeri reali dell’osservatorio turistico regionale smascherano finalmente le fanfare dell’amministrazione comunale! Tradotto nel ‘non politichese’ significa che tutte le prolusioni fino ad oggi propagandate sui media e in Consiglio Comunale si sono dimostrate fuffa. La verità è che le politiche turistiche portate avanti dal Sindaco e dai suoi eminenti consulenti si sono dimostrate insufficienti e molto di di facciata. Tutti ricordano i viaggi in Cina compiuti dal nostro Sindaco per promuovere Sestri Levante. Ebbene, oggi possiamo affermare con dati alla mano il fallimento di questa operazione. Gli arrivi di turisti cinesi nella bimare, al 30/09/2016, hanno registrato quota 162, con un calo del 46,89 rispetto al 2015. Stesso deficit con il dato delle presenze che rispetto al 2015 fa – 16,71%”, prosegue chiedendosi che fine abbiano fatto le valanghe di turisti cinesi promesse dal sindaco.

“A Sestri Levante, di cinesi vediamo solo quelli che rilevano le attività commerciali in centro. I numeri dell’osservatorio turistico ci danno inoltre un’indicazione molto chiara sui paesi cui occorre avviare contatti e collaborazioni. In Europa brillano Germania, Danimarca, Finlandia, Irlanda e Francia tanto per citare i casi più dinamici. Nel resto del mondo Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Le turbolenze tra Russia e Occidente si sono fatte sentire infatti i turisti russi sono calati di oltre il 20% rispetto al 2015. Tornando alla vicenda “presenze” vorrei ricordare che i dati sono pubblici e scaricabili sul sito della Regione Liguria e se al Sindaco e al mega direttore di Mediaterraneo Servizi non piacciono se ne facciano una ragione. Più fatti e meno tapulli”, dichiara ancora il consigliere di opposizione.

“Occorre una rivoluzione culturale ma soprattutto di mentalità se proprio vogliamo che il turismo rappresenti il pilastro dell’economia cittadina. Negli anni 80, tanto per fare un esempio, si pensava ad un grande parco giochi ma la chiusura ideologica di quella parte politica che oggi governa Sestri lo impedì. Grazie a Dio Sestri Levante ha la Baia del Silenzio e le sue bellezze naturali. Ecco i meriti. Ecco perché la gente viene, nonostante tutto”, termina Conti.

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