Il punto

Toti ai sindaci del Levante: “Valuteremo richiesta stato calamità naturale” fotogallery

Comincia la conte dei danni. Capurro (Recco): "Non c'è una casa sulla collina con il tetto intero"

Recco. La Regione Liguria sta valutando la possibilita’ di richiedere lo stato di calamita’ naturale per il maltempo che si e’ abbattuto ieri sulla regione in particolare nella parte a Levante. Lo ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti incontrando i sindaci del Golfo Paradiso e del Tigullio e relativo entroterra insieme all’assessore alla difesa del suolo Giacomo Giampedrone per fare il punto della situazione all’indomani dell’ondata di maltempo
in Comune a Recco, una delle zone piu’ colpite. “Chiudiamo la fase emergenziale e poi facciamo il punto dei danni”, ha detto il governatore ligure, indicando che gia’ da subito partira’ la ricerca di risorse da destinare ai danni pubblici.

I sindaci hanno tentato di fare una prima sommaria conta dei danni che riguardano quasi tutti i privati: “Abbiamo una montagna di case con i tetti lesionati o addirittura scomparsi – ha spiegato il sindaco di Recco Dario Capurro – con danni per ciascuno tra 20 mila e 150 mila euro. Stiamo ricevendo uno stillicidio di segnalazioni”.

I comuni stanno raccogliendo le segnalazioni dei danni da privati per girarle agli uffici regionali.

“Per quanto riguarda la Legge di stabilità – ha spiegato Toti – giovedì prossimo ho intenzione di portare all’esame della Conferenza delle Regioni un emendamento per consentire ai Comuni che abbiamo subito danni durante un’allerta meteo di intervenire, utilizzando una parte dei fondi oggi bloccati dal patto di stabilità. A livello regionale, poi, in fase di assestamento di bilancio valuteremo un ulteriore aumento dei fondi destinati alla difesa del suolo e, eventualmente, lo stanziamento di risorse aggiuntive sui fondi Pico da destinare ai Comuni, in base ad una graduatoria, per il ripristino dei danni provocati dal maltempo di ieri”.

“Regione Liguria – ha aggiunto il governatore rivolto ai sindaci – rimane a vostra disposizione sia per quanto riguarda l’attivazione delle somme urgenze sia per intervenire nel caso di emergenze ancora in atto, ad esempio per garantire un alloggio a quelle famiglie che non potessero fare rientro nella propria casa perché danneggiata. Da lunedì, poi, inizieremo la conta dei danni pubblici e, per quanto riguarda i privati, chiederemo agli ordini professionali di dare una mano. L’obiettivo – ha concluso – è quello di arrivare al più presto ad avere una stima almeno spannometrica complessiva per poter intervenire nel più breve tempo possibile”.

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