Genova. “L’inchiesta riguarda corruzione, se corruzione c’è stata, nel mondo delle imprese private e riguarda dirigenti di imprese private che eventualmente si facevano corrompere per favorire altre imprese private nel caso di Cociv. È un po’ diverso rispetto a Tangentopoli anche se si tratta di un’opera pubblica”.
Lo afferma il sindaco di Genova, Marco Genova, sull’inchiesta per presunte irregolarità nella concessione degli appalti per la realizzazione di 5 lotti Terzo valico. “Tutti gli indagati – prosegue il primo cittadino a margine di un incontro su legalità, sicurezza e giustizia con 900 giovani studenti genovesi – e tutti coloro che sono stati sottoposti a misure di custodia cautelare sono dirigenti di imprese private che sono sospettati o accusati di aver ricevuto mazzette per favorire altre imprese private contro terze imprese private”. Doria, infine, ricorda che “dobbiamo comunque aspettare le sentenze, rispettarle e non emettere giudizi prima: è giusto che la magistratura indaghi ed è giusto che si chiarisca tutto”.
La corruzione “È un fenomeno diffuso in tutta Italia, è difficile dire che ci siano delle parti della nazione che siano liberi da questo fenomeno”. Così il procuratore generale, Valeria Fazio con momento, a margine dell’incontro sulla legalità che si è tenuto al teatro della Corte di Genova, le ultime inchieste giudiziarie. “Per questo bisogna iniziare dei più giovani – spiega – si inizia con il chiedere un favore, poi lo devi ricambiare e questo vale sia ai livelli più piccoli sia ai livelli dell’alta amministrazione o della gestione degli appalti pubblici. Lo Stato è uno spenditore e interviene sempre di più per ragioni di Welfare o altro nella spesa pubblica. La corruzione è un fenomeno che rischia di allargarsi sempre di più anche per questa ragione”.