Tre sospettati

Lumarzo, fungaiolo decapitato: il corpo senza testa trascinato per un centinaio di metri

Prima il colpo di fucile alla nuca, poi la testa tagliata con un machete: ascoltati parenti, amici e cacciatori della zona: ancora nessuna traccia della testa

Genova. Si stanno concentrando su tre sospettati le indagini sull’omicidio del pensionato 68 enne Albano Crocco, scomparso ieri mattina nei boschi di Lumarzo, dove era andato a cercare funghi e il cui corpo senza la testa è stato ritrovato nel pomeriggio.

I carabinieri del nucleo investigativo di Chiavari con il supporto del nucleo rilievi del comando investigativo di Genova hanno ascoltato parenti e vicini di casa e cacciatori della zona per tutta la giornata mentre i cani molecolari hanno cercato invano la testa dell’infermiere in pensione. Ricerche al momento senza esito. Sulle ragioni dell’omicidio vige il più stretto riserbo anche se da indiscrezioni emergerebbero antiche ruggini con un parente. Altre ipotesi riguardano invece l’ambiente dei cacciatori, frequentato dalla vittima.

Questo pomeriggio in Procura si è tenuto un vertice tra il nuovo comandante del nucleo investigativo di Genova Paolo Sambataro, il comandante della compagnia di Chiavari Michele Lastella, il procuratore capo Francesco Cozzi e il titolare dell’inchiesta Silvio Franz.

Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe stato prima colpito da una fucilata (sono stati ritrovati pallini da caccia sulla parte posteriore del collo) sparata a distanza ravvicinata all’altezza della nuca, poi la testa sarebbe stata mozzata con un machete: una copiosa pozza di sangue è stata ritrovata in una radura a un centinaio di metri dal punto in cui è stato lasciato il corpo martoriato dell’uomo.

Della testa ancora nessuna traccia: l’assassino forse voleva evitare che fosse possibile riconoscere dall’esame autoptico l’arma e le modalità del delitto. Non è escluso che tutto possa essere cominciato con un banale incidente di caccia che però nella zona ieri era chiusa.

Il corpo è stato trascinato a mano per circa 100 metri per nasconderlo alla vista da una sola persona: prova ne sarebbe il fatto che lungo la strada dai vestiti della vittima sono scivolati il portafoglio e un po’ più in là il cellulare.

Ieri mattina Crocco era uscito intorno alle 7 per andare a cercare funghi, una sua passione, insieme alla caccia e le bocce. Secondo il medico legale il colpo di fucile e’ stato esploso a distanza ravvicinata con un’arma da caccia. L’assassino, che forse era con lui, lo ha colpito alle spalle. La testa, invece, e’ stata recisa con un grosso machete o una mannaia.

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