Agevolazioni

Liguria, approvato l’elenco delle aree di crisi non complessa

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Foto d'archivio

Liguria. Approvato oggi dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi, l’elenco dei territori liguri per l’accesso alle agevolazioni per le aree di crisi non complessa, previste dal ministero dello Sviluppo economico. “Entro il 3 novembre presenteremo al Mise l’elenco che abbiamo stilato tenendo conto dei paletti e dei parametri fissati dal decreto ministeriale, dando anche un equilibrio territoriale e individuando le aree più idonee dal punto di vista del valore industriale” ha spiegato l’assessore Rixi.

Il decreto ministeriale è quello del 4 agosto 2016 che individua per la Regione Liguria un elenco di sistemi locali del lavoro da scegliersi per un massimo di popolazione compresa di 399.792 abitanti, pari al 24,9% della popolazione regionale del 2015. I sistemi locali del lavoro selezionabili devono comprendere una popolazione massima di 240.385 abitanti, il 15% della popolazione regionale del 2015, con limite massimo di scarto dell’1%.

“Partendo da questi parametri – spiega l’assessore Rixi – abbiamo scelto le aree su tutte le province liguri, a esclusione di quella di Savona per cui è già stato riconosciuto lo stato di crisi industriale complessa”.

In particolare, per la provincia Genova, sono comprese nell’elenco delle aree di crisi semplice quelle portuali, parte della Val Polcevera, le aree di Cornigliano, Erzelli, entroterra di Voltri, entroterra chiavarese, i Comuni di Casarza ligure e Castiglione Chiavarese -, Chiavari, Lavagna, Val Fontanabuona e Val d’Aveto. Per la provincia della Spezia le aree individuate sono: i Comuni della Spezia, Arcola, Bolano, Santo Stefano Magra e Follo. Per la provincia di Imperia, le valli Prino, Arroscia e Impero con i Comuni di: Borgomaro, Caravonica, Chiusanico, Chiusavecchia, Dolcedo, Pieve di Teco, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Rezzo e Vessalico. “Con l’avvio di questa procedura – spiega l’assessore Rixi – le imprese che sono ubicate o che decideranno di trasferirsi nelle aree riconosciute di ‘crisi non complessa’ potranno partecipare a bandi ministeriali per finanziamenti statali e usufruire di eventuali agevolazioni, oltreché a misure che potremo mettere in campo come Regione Liguria”.

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