Genova. Pagare l’abbonamento Amt e le tasse al Comune di Genova ma, al tempo stesso, sentirsi cittadini di serie B ai quali viene negato un servizio fondamentale come quello del trasporto pubblico comunale con il risultato di rimanere “segregati” nella propria delegazione. E’ questo il paradosso che colpisce gli abitanti di Aggio, Creto, e delle zone limitrofe che, nonostante facciano parte dal punto di vista amministrativo di Genova, per muoversi hanno a disposizione solamente i mezzi di Atp, il servizio trasporti provinciale.
Una situazione da sempre non semplice ma che, quest’anno, con i tagli del nuovo orario invernale è diventata insostenibile. Un problema molto serio sopratutto per i più giovani e gli anziani che vivono una situazione di fortissimo disagio, fatto di lunghe attese ad aspettare bus che, a volte, arrivano strapieni e saltano la fermata. La goccia che ha fatto traboccare il vaso,comunque, è stata l’orario domenicale, passato da quattro corse a due, che praticamente non permette di raggiungere Genova in tempi compatibili con un cinema o con un locale.
Un problema che si aggiunge ai molti altri di chi, non potendosi spostare autonomamente subisce un danno molto pesante. Gli esempi sono semplici, i ragazzi che frequentano le scuole superiori e che hanno orari incompatibili con ingresso e uscita e che non hanno il servizi taxi, con il contributo del Comune, garantito agli studenti più piccoli, dalla materna alle medie. Per loro l’una soluzione è’ l’arrivo mezz’ora prima a scuola e la scelta tra uscita anticipata o attese lunghissime alla fermata del bus.
E poi le persone più anziane che devono arrivare a Molassana per una visita o solo per fare la spesa. Con i nuovi orari sono costretti a pagare due biglietti del bus per fare il viaggio di andata e ritorno anche se i tempi della commissione sono solo di pochi minuti. E, ancora, tutti gli altri disagi, dal piccolo pulmino messo a disposizione da Amt per le alture di Molassana, che si ferma a San Siro, al servizio Drinbus, che non è garantito, al fatto che per raggiungere Piazza della Vittoria restando sullo stesso bus e’ necessario fare un biglietto extraurbano perché con quello di Amt si può arrivare solo in Via Geirato.
Gli incontri fatti in tanti anni con Municipio, Comune e Amt, finora non hanno portato a una soluzione per questi cittadini che adesso, dopo i nuovi orari hanno letteralmente perso la pazienza e chiedono maggiore attenzione. “A questo punto non escludiamo nulla per farci sentire dalle istituzioni e se non basteranno gli appelli – spiegano gli abitanti – siamo pronti a mobilitarci e potremmo decidere di dare vita anche a proteste”.