Liguria. E’ legge la modifica alla norma sui sottotetti. Questa mattina il Consiglio regionale ha approvato con il voto favorevole del centrodestra e l’astensione della minoranza (Pd, Movimento 5 Stelle e Rete a Sinistra) la proposta di legge “Modifica articolo 5 della legge regionale 24/2001 (Recupero ai fini abitativi dei sottotetti esistenti)”, che ha come primo firmatario il presidente della Commissione Territorio Ambiente, Andrea Costa (Gruppo Misto-Ncd Area Popolare).
Costa ha spiegato che la legge finora vigente già consentiva interventi di recupero di parti dell’edificio diverse rispetto ai sottotetti purché non sia modificata la sagoma dell’edificio che ha fini abitativi o turistico ricettivi.
A queste due categorie di strutture, quindi, è già consentita la chiusura dei porticati di proprietà, privati e ad uso privato, che fanno parte del corpo stesso dell’edificio. Questa facoltà, con la modifica approvata dal Consiglio, viene estesa ai pubblici esercizi, agli esercizi commerciali di vicinato, ai laboratori e all’ artigianato di servizio. I pubblici esercizi e gli esercizi commerciali di vicinato devono essere collocati al piano terreno o a quello rialzato.
“Si tratta di un provvedimento che intende dare una mano concreta alle attività esistenti, mettendo a loro disposizione spazi aggiuntivi per il lavoro, senza ulteriore consumo di suolo e senza che si debbano sostenere spese elevate. – puntualizza Costa – Deve infatti essere mantenuta la sagoma originaria e, quindi, le misure originarie dell’edificio”.
“Non ha senso consentire la chiusura del porticato ad un albergo, come previsto dalla vecchia norma e non ad un bar o ad un ristorante – ribadisce – questa misura non individua nuove tipologie di porticato da chiudere, ma si occupa di quelli, come detto privati, già contemplati dalla legge esistente, estendendo però il diritto all’ampliamento ad altre categorie, in sostanza alle partite Iva di vario genere”.
“Da questa nuova possibilità potranno trarre giovamento moltissime attività, in particolare nelle piccole realtà di paese, nell’entroterra, dove spesso il piccolo artigiano, il negozietto di alimentari o quello della parrucchiera, tanto per fare alcuni esempi, hanno un porticato grazie al quale potranno ampliare la superficie a loro disposizione – conclude – Di grande utilità anche per bar e ristoranti: la chiusura del porticato offre nuovi spazi, utilizzabili durante tutto l’anno e di fatto meno costosi dei dehor che comportano spese elevate”.
In aula Costa è stato relatore di maggioranza della legge. “Con questa modifica sarà possibile rivitalizzare il tessuto turistico ricettivo – ha commentato il capogruppo di Forza Italia, Angelo Vaccarezza, firmatario del documento – ne trarranno vantaggio i centri storici, gli agglomerati storici minori e che hanno un basso impatto ambientale, ma che caratterizzano lo spazio urbano. Questa modifica permette di l’inserimento di nuovi negozi di vicinato, che tanto hanno sofferto per la crisi economica che ha colpito la Liguria e il Paese. È un’occasione per creare nuove opportunità di lavoro – ha proseguito poi Vaccarezza – oltre che a fornire un aiuto concreto a quei Comuni che non sono in grado di poter aggiornare rapidamente i piani urbanistici e che hanno norme inadeguate per contrastare l’abbandono dei centri storici”.