In 3 anni

Genova, l’Accademia di Belle Arti verso la statalizzazione

accademia belle arti

Genova. L’Accademia Ligustica di Belle Arti si appresta a intraprendere il percorso di statalizzazione che la porterà, nel corso dei prossimi tre anni, sotto l’egida del Ministero per l’Università, l’Istruzione e la Ricerca.

Un percorso articolato che vede l’avallo e l’impegno degli enti territoriali, Regione Liguria e Comune di Genova, e che costituirà opportunità di ulteriore sviluppo dell’attività di alta formazione artistica svolta fino ad ora.

Dopo aver ottenuto l’equiparazione dei titoli di studio e aver proceduto ad un riordino dei corsi triennali di primo livello, l’Accademia Ligustica di Belle Arti, diventando statale, potrà beneficiare di finanziamenti stabili. Di fatto, lo Stato si addosserà gli stipendi del personale assunto a tempo indeterminato e determinato, nel rispetto della normativa nazionale del settore.

“Il percorso di statizzazione che si sta finalmente concretizzando, unito all’aumento del numero di iscrizioni di nuovi studenti, pongono l’Accademia Ligustica in decisa controtendenza rispetto alle realtà nazionali, in cui il pubblico ricorre a forme di privatizzazione, mentre l’istruzione universitaria attira sempre minori iscrizioni – ha commentato Giuseppe Pericu, Presidente dell’Accademia Ligustica di Belle Arti –. Per il nostro territorio quindi si presenta l’opportunità di potenziare e di consolidare ulteriormente un’importante realtà formativa, culturale e artistica che è patrimonio di tutti. Con questa consapevolezza chiedo a Comune e Regione di continuare ad accompagnare questo progetto nel percorso che sarà lungo e articolato, sostenendolo nei fatti fino alla sua conclusione”.

Parte integrante del percorso di statizzazione, sarà inoltre l’accordo tra Conservatorio Niccolò Paganini e Accademia Ligustica, da cui nascerà il Politecnico delle Arti, che si propone di diventare un’eccellenza nazionale e internazionale in ambiti artistici multidisciplinari.

“Il Comune di Genova ha fortemente voluto il processo di statizzazione dell’Accademia Ligustica e quello federativo con il Conservatorio Paganini poiché rispondono ad una logica di rafforzamento economico, di salvaguardia delle origini storiche e della valenza didattica e di valorizzazione e supporto all’innovazione – ha commentato Carla Sibilla, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Genova. – Propedeutico all’Accordo di programma con il MIUR, il Comune ha confermato la messa a disposizione della sede di Largo Pertini 4 e del Palazzo Senarega, sito in piazza Senarega 1, oltre a programmare interventi di manutenzione straordinaria del Palazzo dell’Accademia per migliorarne lo stato conservativo. Insieme alla Regione Liguria, il Comune si impegna inoltre ad iscrivere nel bilancio pluriennale 2017/19 gli importi necessari per contribuire al funzionamento dell’Accademia nel processo di statizzazione”.

“Regione Liguria non solo ha condiviso e accompagnato il progetto in questi mesi ma lo accompagnerà fino alla sua conclusione – ha affermato Ilaria Cavo, Assessore alla Cultura di Regione Liguria – con un impegno concreto e formale: il presidente Toti ha inviato ieri una lettera al ministro dell’Istruzione Giannini, in cui conferma il rinnovo della convenzione tra Regione Liguria e Accademia Ligustica e la concessione di un contributo finanziario di 100mila euro per quest’anno, sostegno che si rinnoverà anche nei prossimi anni, tenuto conto delle fondamentali attività svolte dall’Accademia. Nella consapevolezza del ruolo di alta formazione che l’Accademia, unita anche al Conservatorio Paganini, svolgerà nel campo artistico, colgo l’occasione per auspicare che, nella nuova sede e con la nuova mission, possano essere attivati anche corsi di restauro, di cui si avverte una carenza nella nostra regione: musei pubblici – ha spiegato l’assessore Cavo – hanno dovuto chiamare restauratori da fuori Liguria perché le professionalità in questa regione non sono sufficienti a soddisfare le esigenze dell’ampio patrimonio artistico esistente. L’Accademia, per sua natura, è l’unico ente in grado di formare professionisti di alto livello nel settore del restauro, che ci sta particolarmente a cuore anche perché Regione Liguria ha un laboratorio di restauro che potrebbe essere coinvolto nelle prospettive future dell’Accademia. Un’Accademia statalizzata e forte – ha concluso – potrebbe diventare attrattiva e stimolare anche altri tipi di iniziative e progetti legati all’arte, al design in senso lato”.

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