Genova. “Scorporare dai fondi Fsc le risorse erogate per la messa in sicurezza del Bisagno? E’ come scegliere il ristorante, invitare un amico e poi far pagare a lui il conto”. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti torna sull’annoso caso dello scomputo dei fondi erogati da #Italiasicura per la messa in sicurezza del Bisagno ribadendo che “la Regione Liguria per la quota spettante dei fondi Fsc, che vale circa 260 milioni di euro, aveva indicato le priorità” per poi scoprire che per la Liguria rischiano di arrivare circa un centinaio di milioni in meno.
La cifra sarà definita nel corso di una cabina di regia tra Regioni e Governo, ma secondo indiscrezioni alla Liguria arriveranno in meno proprio i fondi corrispondenti a quanto versato per il terzo lotto del Bisagno (circa 90 milioni).
“Sono scelte fatte dal Governo per un’emergenza nazionale che devono essere finanziati con fondi di carattere nazionale – ribadisce Toti – poi se ci viene chiesto di assumere una parte di quest’onere attraverso una parte di Fsc destinati alla Liguria sono pronto a ragionare, però il Governo non può decidere le priorità di spesa e far pagar pagare a noi il prezzo”.
Intanto dopo il rinvio della visita di Renzi, volato a Gerusalemme per i funerali di Shimon Peres, lunedì o martedì Regione e Presidenza del consiglio definiranno una nuova data, ma ovviamente il cantiere non può aspettare: “Ovviamente nel frattempo stiamo completando l’assegnazione dei lavori – dice Toti – e il cantiere deve aprire il prima possibile”.