Genova. E’ finita dopo cinque anni la latitanza di P. D., 35enne romeno, che assieme ad altri tre connazionali aveva fatto parte di una vera e propria banda dedita ai furti di rame. Arrestato nel marzo 2011 dai Carabinieri di Sampierdarena, era stato liberato nel dicembre di quell’anno e aveva fatto perdere le sue tracce.
Fino all’arresto da parte della polizia francese a Saint Etienne nei giorni a ridosso di Ferragosto: P. D., inseguito da un mandato di arresto europeo, deve scontare più di 6 anni dopo essere stato condannato per numerosi furti di rame commessi nelle province di Genova e Pesaro tra il 2009 e il 2011 ed è stato estradato in Italia.
Quella banda sgominata nel 2011 era specializzata nel furto dell’oro rosso, tanto che l’attività fruttava migliaia di euro al giorno: i quattro riuscivano a rubare ogni notte 200 chili di rame che rivendevano a sfasciacarrozze o raccoglitori di ferro a circa 5 euro al chilo, contro un prezzo di mercato pari a quasi il doppio. Audaci e sicuri, i componenti erano in alcune occasioni rimasti per notti intere nei magazzini teatro dei furti pulendo il rame e preparandolo per la vendita.
Numerose le aziende colpite all’epoca dei fatti: i quattro vennero colti in flagrante con un carico di 150 kg di rame appena rubato dall’Ilva di Cornigliano, ma tra i loro bersagli vi erano state anche la Terna di Bolzaneto e numerose altre aziende nella zona di Voltri.