Genova. Per adesso è ancora presto per capire se ci saranno e quali potrebbero essere le ripercussioni politiche, se ne parlerà a fine mese nel corso di un vertice di maggioranza, convocato dalla presidente Iole, Murruni, ma, molto probabilmente, la scelta di annullare la tradizionale Expo della Valpolcevera non sarà indolore. A contestare questa decisione si è infatti mosso, ufficialmente, il gruppo consigliare del Pd che il 9 Agosto ha inviato una lettera per avere informazioni e chiarimenti. Poche righe nelle quali i rappresentanti del partito ribadiscono la loro posizione.
“Riteniamo importante la prosecuzione anche per quest’anno dell’evento in oggetto – scrive il Capogruppo, Federico Romeo nella lettera scritta dopo le comunicazioni del consigliere delegato – a conferma della necessità di una promozione e valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze. Tale importanza è altresì evidenziata nelle linee di indirizzo approvate dal Consiglio Municipale in data 31.10.2013 e recentemente riconfermate in sede di maggioranza”.
Per il Pd, infatti, è stata una forte delusione la cancellazione di questo evento tradizionale che aveva preso avvio quasi trent’anni fa come Fiera di Pontedecimo, diventata Expo nel 1988, e che era l’occasione per mostrare le eccellenze territoriali spesso poco conosciute, della vallata. “Quest’anno avevamo in programma molti temi di discussione – spiega Romeo – come quello legato alla crisi del latte che aveva interessato la valle nei mesi scorsi. Magari l’evento si poteva ancora ridurre, per risparmiare qualcosa, ma la risposta negativa ricevuta non ci ha certo soddisfatto”.
Tra le argomentazioni date per giustificare la cancellazione dell’evento, però, ci sarebbe principalmente quella economica, con la decisione di destinare tutte le risorse al sociale. “Il nostro è uno dei territori che maggiormente risente di problematiche sociali dovute alla crescente povertà degli abitanti – spiega Murruni – Necessità storiche a cui si sono aggiunte le nuove povertà dovute alla crisi economica ed alla mancanza di lavoro e prospettive”. I 20mila euro necessàri per l’Expo, quindi, saranno dirottati su numerose altre iniziative, tra le quali le borse lavoro destinate a giovani ed adulti disoccupati, la raccolta degli alimenti freschi invenduti da redistribuire alle famiglie povere, la fornitura di alimenti per il primo anno di età ai bimbi in stato di bisogno.
A questo, inoltre, si aggiungono i problemi organizzativi dell’evento che, spiega il Presidente, non compete alle istituzioni che eventualmente possono sostenerle e patrocinarle bensì alle associazioni di promozione del territorio come le Proloco. “La Proloco Valpolcevera dopo un lungo periodo di stasi solo di recente si è riorganizzata nominando un nuovo direttivo – spiega Murruni – troppo tardi per gestire un’operazione così complessa come l’Expo a cui bisogna iniziare a lavorare dall’anno precedente”.
Il Municipio proprio in virtù del valore che riconosce a questa manifestazione ha provato a tenere una regia – prosegue Murruni – coinvolgendo anche altre associazioni come la Comunità di San Benedetto per cui l’Expo avrebbe visto anche alcuni momenti dedicati a Don Gallo, ed inoltrando richieste di contributo e sponsorizzazione ad Enti, Istituzioni ed Aziende. Purtroppo i volontari di San Benedetto hanno riscontrato numerose difficoltà che li hanno costretti a rinunciare.
La scelta di eliminare l’evento, però, convince poco il Pd, “La decisione del Presidente e’ stata una scelta politica – spiega Romeo -che, come Pd, non ci trova d’accordo”. La speranza, ormai sconta, era infatti quella di riuscire a mantenere la manifestazione, anche se in versione ridotta. “Sorprende che il PD che pure a livello nazionale ha varato importanti progetti a favore del contrasto alla povertà – conclude Murruni – abbia assunto tale posizione. Esistono purtroppo questioni non ancora risolte di carattere politico per cui ho provveduto a convocare un incontro di maggioranza per la fine del mese di agosto auspicando che sia chiarificatore”.
