Lettera al direttore

Lettere

Piaggio Aero, Apa: “Rimangono i drammatici problemi dal punto di vista industriale”

Non conosco, né mi interessano, le motivazioni che hanno portato nella giornata di ieri l’A.D di Piaggio Aero ing. Logli a rassegnare le dimissioni. Evidenzio che questa scelta era già stata a suo tempo maturata, tra l’altro il Governo nell’incontro a Palazzo Chigi del 9 agosto scorso aveva delegittimato l’ing. Logli, il quale sarà avvicendato in questa fase transitoria dall’attuale CFO ing. Vaghi. Questo scenario non fa altro che acuire le preoccupazioni a suo tempo espresse dalla Uilm ovvero che non siamo affatto usciti dalla fase di emergenza, in quanto rimangono sul tappeto tutte le questioni da un punto di vista industriale. La mancanza di liquidità, i problemi di cassa, quelli con i fornitori e l’enorme debito strozzano dal punto di vista industriale e produttivo l’azienda.

Questo nonostante la Piaggio abbia prodotti e tecnologie da vendere ( vedi P1HH e MPA) in un mercato nuovo quale quello militare, che la stessa è in grado di conquistare da protagonista. Senza considerare il fatto che la Piaggio è l’unica azienda in Italia che produce l’intero veivolo ( in fattispecie il P180 Avanti Evo). Pur avendo un ruolo strategico per il sistema paese e per il programma della difesa dell’Unione Europea, come riconosciuto ampiamente dal Governo, è necessario a questo punto che lo stesso sciolga il nodo con Mubadala dal punto di vista dell’assetto industriale e dei possibili partner ( vedi l’entrata in gioco di nuovo di Finmeccanica) della Piaggio. In fattispecie a Palazzo Chigi il Ministro Calenda e il Sottosegretario alla Presidenza dott. De Vincenti hanno confermato alle OO.SS. la validità del prodotto Piaggio e l’interesse del Governo su questa vicenda nei confronti di Mubadala, considerato il fatto che lo stesso Esecutivo non aveva dato nessun avvallo che prevedeva il posizionamento della Piaggio Aero sulla parte militare, scorporando la parte motoristica e il Customer Service del civile.

In questo contesto il Ministro Calenda, in una recente intervista, ha sostenuto che tutte le risorse devono essere erogate allo sviluppo, rilanciando quello che oggi và di moda cioè l’industria 4.0, fondata su forti stimoli fiscali, investimenti e beni digitali. Bene, chi meglio della Piaggio ha queste caratteristiche e và sostenuta in questa direzione? La Uilm non si presterà a nessuna operazione che tende a smobilitare l’assetto industriale della stessa, considerato che a Giugno 2014 è stato concordato alla presenza del Governo un progetto industriale che non può essere messo in discussione a distanza di due anni. Se lo mettano bene in testa il Governo, le forze politiche e istituzionali le quali devono scendere al fianco delle OO.SS. e dei lavoratori per rifiutare qualsiasi proposta che vada in questa direzione, in modo che non venga ulteriormente depauperato l’assetto industriale ligure.

Antonio Apa, segretario Uilm Genova

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