Arenzano. Entro fine settembre e non più a dicembre come prospettato fino ad ora, l’Aurelia ad Arenzano potrebbe essere riaperta su una sola corsia a doppio senso alternato regolata da un semaforo. La nuova speranza per abitanti e commercianti di Arenzano è emersa nell’incontro avvenuto ieri sul luogo del crollo fra il perito della procura, il geologo Alfonso Bellini, e i dirigenti dell’Anas titolari del cantiere aperto dopo il crollo.
Le novità che possono anticipare i tempi della parziale riapertura arrivano dai lavori svolti sino ad oggi da Anas, che hanno permesso di eliminare i massi più pericolosi, e il muro alto 3 metri e lungo 90 innalzato sulla riga di mezzeria per proteggere da crolli minori il passaggio di auto e pedoni e collegato ad un sistema di allarme che scatta in caso di movimenti del versante.
I dirigenti Anas, arrivati da Roma, avevano chiesto di aprire entro 10 giorni, ma il perito nominato dal sostituto procuratore Walter Cotugno titolare dell’indagine ha fatto notare che il rischio per pedoni e automobilisti rimane
anche dopo la messa in sicurezza della frana. Il nuovo pericolo è un fronte dello stesso costone danneggiato dall’alluvione del novembre del 2014 e mai messo in sicurezza dal proprietario, il titolare di uno stabilimento balneare.
Per consolidare anche l’area alluvionata, però, serve un nuovo progetto esecutivo. L’ultima parola sull’ipotesi di riaprire l’Aurelia a settembre spetterà al magistrato titolare dell’indagine che i dirigenti Anas hanno chiesto di incontrare al più presto in sede di tavolo tecnico.