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Pescatori di Lavagna “denunciano” i delfini: “Sono un flagello come i cinghiali”

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Lavagna. Due pescatori professionisti di Lavagna, che hanno subito danni alle reti, hanno “denunciato” i delfini per danneggiamento. “Sono come i cinghiali”, dice uno di loro.

Sono due le denunce presentate da pescatori all’ufficio locale della capitaneria. “Ieri – spiega Luigi Sartor – i delfini hanno devastato 600 metri delle mie reti calate per la pesca delle triglie a 20 metri di profondità davanti a Lavagna e altri 500 metri sono state ridotte in brandelli ad un collega. Tutti li difendono per la bella immagine che hanno, ma per noi sono devastanti”.

I due pescatori chiedono di essere aiutati per le spese dovute alla ricostruzione delle reti. Del caso si occupano le associazioni di categoria per studiare un indennizzo. I delfini in zona sono aumentati forse per la presenza di
migliaia di orate e branzini allevate nelle vasche di un’azienda che fa acquacoltura a Lavagna. In zona si nutrono delle triglie impigliate nelle reti dei pescatori.

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