Montagne di rifiuti

Rifiuti, il fenomeno dell’abbandono. Al vaglio nuova isola ecologica nel Centro Est

In via Bartolomeo Bianco i rifiuti ingombranti sono all'ordine del giorno. Percorso Amiu, Comune, Municipio e cittadini per la creazione di una nuova isola ecologica.

Genova. C’è un po’ di tutto, mobili più o meno integri, televisori, materassi e anche una poltrona. Via Bartolomeo Bianco, sulla curva poco dopo i palazzi Telecom, ma anche sul rettilineo che costeggia l’area dove un tempo doveva sorgere la moschea, ciclicamente viene invasa da una montagna di rifiuti ingombranti.

Un problema annoso e, a questo punto, un fenomeno non riconducibile solo al comportamento incivile di qualche cittadino, ma probabilmente ben più strutturato. Ditte, padroncini, servizi di smaltimento a poco prezzo che non seguono le vie legali (in aumento anche per via del “vuoto” creato dall’inchiesta Switch che aveva in appalto il ritiro gratuito degli ingombranti a domicilio).

Amiu ha chiesto di realizzare lì un’isola ecologica “vera”, in modo da arginare i frequenti abbandoni, creare un presidio e quindi un deterrente. “Stiamo cercando una soluzione che vada bene per tutti – spiega il presidente di Amiu, Marco Castagna – per un problema che riguarda anche altre parti di città. Con Municipio Centro Est, Comitati del Lagaccio, assessorato del Comune, sono già stati fatti diversi incontri, per trovare l’area giusta e regolamentare così i frequenti abbandoni che imperversano in zona”.

Almeno tre le aree nel mirino per la nuova raccolta. “Contiamo di individuare il nuovo centro di conferimento già a settembre, con percorso partecipato e con il consenso dei cittadini – sottolinea Castagna – perché l’isola ecologica va considerata prima di tutto un servizio e non una servitù. Purtroppo è sotto gli occhi di tutti, se non c’è presidio, i rifiuti abbandonati possono anche essere tolti, ma il giorno dopo ritornano”.

“Il percorso partecipato per individuare le aree è fondamentale – ribadisce il presidente di Municipio, Simone Leoncini – mettendo a valore le competenze dei cittadini stessi, attivi sul territorio. Ed è fondamentale anche per fare far il balzo in avanti alla differenziata e ridurre così il vergognoso conferimento abusivo per le vie del Lagaccio”.

Anche dall’altro capo della città, a Ca’Nuova tra Pra’ e Voltri, il fenomeno dell’”abbandono” è ormai strutturato. E anche in questo caso, difficile imputare tutto ai singoli cittadini. Più probabile l’ipotesi che vede gli autorizzati portare i rifiuti ingombranti nel punto di raccolta, e quelli non in regola, invece, più dediti all’abbandono.

“Anche l’inchiesta Switch ha contribuito ad amplificare questa situazione – spiega il presidente Amiu – venendo meno il ritiro gratuito a domicilio che aveva in appalto la Switch ne ha risentito l’organizzazione in generale. Ma ad agosto dovrebbe arrivare la pubblicazione della nuova gara e, dopo le vacanze, dovremmo piano piano tornare a regime”.

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