Sestri Ponente. Il professore Roberto Ranzi, il perito nominato dal giudice Massimo Deplano, nella sua relazione depositata nei giorni scorsi spiega che l’alluvione di Sestri Ponente del 2010 ebbe, anche, “carattere di eccezionalità, in alcuni tratti di straordinarietà. Ma vi furono un’insieme di concause, comunque a determinare l’evento”.
In pratica, sostiene il consulente del tribunale, il torrente Chiaravagna esondò per tanti motivi: per il carattere di eccezionalità dell’evento meteo, per l’ostacolo costituito dal palazzo (poi abbattuto) di via Giotto, ma anche “per il materiale flottante riversato nell’alveo a causa di microfrane a monte del fiume, e per la mancata pulizia delle aree antistanti agli stabilimenti costruiti lungo il torrente, pulizia che i proprietari non hanno posto in essere”.
La perizia verrà comunque discussa in aula il prossimo 22 settembre quando riprenderà il processo a carico di 10 persone. Tra gli imputati figurano, tra gli altri, Paolo Tizzoni, ex vice presidente della giunta provinciale ed ex assessore con delega alla difesa del suolo e Stefano Pinasco, ex dirigente del settore idrogeologico del Comune di Genova. Tutti sono accusati di inondazione colposa. L’alluvione mise in ginocchio l’intero quartiere con centinaia di migliaia di danni.