Lettera al direttore

“Rotonda dei tonni suicidi”: interrogazione e dichiarazione del consigliere Aimé

Ieri pomeriggio mercoledì 15 giugno 2016, nella seduta del Consiglio del Municipio IV Media Val Bisagno, ho presentato una Dichiarazione di inizio seduta unita all’Interrogazione a Risposta Immediata sulla rotonda in questione e sui lavori in corso nel quartiere di Molassana: ho fatto presente e ribadito che come Consigliere di minoranza non ero stato portato a conoscenza di questa installazione come del resto anche di altre informazioni relative ai lavori in corso nella ex area Boero e relativi al Por Molassana e non posso accettare che si facciano degli sbagli simili da parte di chi deve gestire come Giunta Esecutiva il territorio municipale!, Inoltre la giusta derisione più che legittima e spontanea dei cittadini, che è scaturita dall’installazione di questa pseudo scultura definita da me un obbrobrio, circolata in tutte le salse a livello cittadino e anche fuori Genova, ha sminuito la gestione e la figura del Municipio IV Media Val Bisagno come Istituzione.

Proprio circa due mesi fa abbiamo chiesto che si riunisse la Commissione Seconda che si occupa di Urbanistica, Territorio, Viabilità e Ambiente e di cui ne faccio parte, per una seduta pubblica in modo da affrontare ed informare a trecento sessanta gradi i Cittadini e Commercianti di Molassana sui lavori in corso sia nell’area Ex Boero che quelli relativi al Por Molassana anche perché è un diritto sacrosanto dei Cittadini e Commercianti sapere cosa succede nel loro quartiere! Su questo Il Presidente Gianelli ha dichiarato che a breve si farà questa seduta. Precedentemente in Conferenza Capigruppo avevo dichiarato che se la seduta non si fa in tempi brevi, il sottoscritto insieme ad altri colleghi organizza un’assemblea pubblica sugli argomenti sopra citati. Credo che se la riunione si fosse già fatta a suo tempo quando l’avevamo richiesta, avremmo risparmiato l’installazione dell’obbrobrio in questione. Ho fatto presente che la questione della rotonda non è altro che la punta di un iceberg di mancanza di informativa e di consultazione con Cittadini e Commercianti su quello che succede nel quartiere di Molassana.

Riguardo alla mancanza di Sicurezza della pseudo scultura in questione, vi sono delle Linee Guida per la Sicurezza Stradale a livello regionale come ad esempio quelle della Regione Piemonte – Assessorato ai Trasporti e Infrastrutture del 2009 che recitano così: “E’ invalsa la tendenza a fare dell’isola centrale delle rotatorie/rotonde un luogo in cui inserire elementi di arredo, sculture e oggetti vari. Questa tendenza andrebbe scoraggiata non solo per l’inutile incremento di costo per scenografie spesso di dubbio gusto, ma soprattutto per la pericolosità che alcuni di questi arredi possono costituire in caso di impatto, soprattutto da parte di motociclisti. Non bisogna dimenticare che l’isola centrale della rotatoria deve esercitare un buon effetto di mitigazione di un eventuale impatto, proprio da parte del soggetto più a rischio costituito dal motociclista”. Ci sono diversi casi di rimozione di queste pseudo sculture pericolose come ad esempio quella della città di Monselice nella zona dell’ex Provincia di Padova, dove la scultura nominata “Eleganza” proprio per problemi di sicurezza e di visuale, è stata rimossa prima del collaudo. Mi stupisce il fatto che l’installazione della pesudo-scultura della rotonda di Molassana è stata fatta a due passi dal Municipio e che il Presidente del Municipio non è sapesse nulla circa i dettagli: su questa domanda il Presidente Gianelli ha risposto: “che il progetto era stato approvato il 16 marzo 2011 ma che parlava solo in modo generico di arredi da installare sulla rotatoria e che mi farà avere tutta la documentazione. Il prezzo totale della pseudo scultura è di 9.000 euro”.

Essendo personalmente perplesso e scettico sul totale del prezzo dichiarato anche nella seduta del Consiglio Comunale di Genova del 14 giugno, ho chiesto espressamente la documentazione dei costi in modo dettagliato, anche perché in tutti i casi questi sono soldi pubblici mal spesi! Esistono anche altri documenti relativi ai pareri espressi a suo tempo sull’installazione che il Presidente mi farà avere e che esaminerò e condividerò per vedere come mai è stata permessa questa operazione. E siccome ho fatto presente che questa pseudo scultura deve necessariamente, per motivi di sicurezza e anche di visuale, essere rimossa in tempi brevi, ho anche fatto la seguente domanda: “e ora chi paga la rimozione?” Ho rimarcato che chi ha sbagliato deve pagare! Quindi sulla pesudo-scultura, ho chiesto tutta la documentazione su: i costi dettagliati del materiale e della messa in opera, l’autore, il progetto, il procedimento di conferimento dei lavori e relative autorizzazioni e soprattutto la compatibilità dal punto di visto della sicurezza e della visuale. Vi aggiornerò sul proseguimento della questione. Vi Auguro una Buona Giornata.

Consigliere Municipio IV Media Val Bisagno – Capo Gruppo Consiliare Misto, Paolo Aimé

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