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Una pietra 5 euro. Souvenir dalla frana di Arenzano

Un po' come il Muro di Berlino. L'ultima provocazione 67 giorni dopo

La frana di Arenzano un po’ come il Muro di Berlino, smontata pezzo per pezzo e venduta come souvenir. E’ l’ultima provocazione di fronte ad uno smottamento che lo scorso 19 marzo solo per caso non provocò una strage e che da quel giorno rimane immobile a tagliare in due l’Aurelia.

Solo pochi giorni fa la spiaggia libera e una parte della passeggiata sono tornati accessibili, con il Comune che ha spostato il confine dell’area sequestrata a scopo cautelativo. Una buona notizia, che però non basta.

Ieri, invece, sono arrivati ad Anas i permessi da parte di due proprietari (l’area da cui la frana è partita è privata) per effettuare i lavori, mentre il terzo è stato sollecitato a rispondere.

Il prossimo passo dovrebbe essere la messa in posa dei blocchi di calcestruzzo. E poi sarà corsa contro il tempo per evitare che Arenzano perda una parte importante della stagione turistica.

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