Ricordando il gallo

Un archivio della Memoria per non dimenticare il Gallo

Un frammento di un intervista inedita con don Gallo che parla dell'ipotesi di un papa latino americano della speranza

Genova. C’erano gli amici di una vita, da Gad Lerner a Dori Ghezzi, da Vito Mancuso al Sindaco, Marco Doria, e quelli di strada, la comunità, con Lilli, la storica segretaria, in prima fila, e Megu Chionetti, affannato a organizzare tutti i dettagli della giornata, i compagni di strada, quegli invisibili ai quali il Gallo sapeva dare voce e dignità.

A Palazzo Ducale si è, infatti, tenuto “Dalla strada alla storia, per un archivio della memoria di Don Gallo”, occasione fortemente voluta dalla Comunità di San Benedetto al Porto per costruire un archivio che raccoglierà la vita del Gallo. Una giornata fatta di memorie, a partire dal racconto di Gad Lerner, che ricorda il comizio fatto con lui davanti ai metalmeccanici milanesi, o la volta in cui , a braccetto con un cardinale andò in TV a raccontare di quando aiuto’ una prostituzione a interrompere la gravidanza. “Un uomo caloroso – lo definisce Lerner – un radicale, nel senso delle scelte di vita, un uomo pieno di umorismo e di bontà”.

E poi Dori Ghezzi, a raccontare del rapporto speciale che lo legava a Fabrizio De Andre “In comune avevano sicuramente l’attenzione per chi aveva bisogno di attenzione – spiega – di chi ha bisogno di sopravvivere in un modo più dignitoso e che non vanno assoluta,e te ba donati. Questa era la loro visione globale, il motivo più portante per cui c’era questo accordo potentissimo tra di loro”.

Un progetto ambizioso quello dell’archivio che vede Don Gallo “nella storia – spiega Domenico Chionetti – perché possa essere studiato dalle nuove generazioni”. Dopo questo primo passaggio fatto con i suoi amici il prossimo punto di partenza del progetto sarà il 6 Luglio quando, all’archivio Di Stato, saranno presentati i lavori di indicizzazione dei contenuti.

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