Lettera al direttore

Parco di Portofino, la posizione dei Verdi

Attualmente si sta vagliando, su espressa richiesta degli stessi comuni dell’ente, presso la Camera dei deputati la proposta di trasformare il parco regionale in area nazionale accorpando nei nuovi confini territoriali anche la Riserva marina di Portofino. La proposta, esposta alla Camera in una audizione del 24 gennaio 2007, ma già avanzata nel 2004, è stata accolta positivamente dalle amministrazioni comunali interessate, specie dopo il recente consenso di Santa Margherita Ligure sede del l’ente parco regionale e della riserva marina protetta.

La recente notizia, quindi, sulla stampa locale, circa la proposta del governatore Toti, di “nazionalizzare” il Parco del Monte di Portofino, ci ricorda che tale proposta nacque quando, come Verdi in Regione, promuovemmo la legge regionale n.12 del 1995, la quale confermava i confini della legge regionale 32/86, che comprendeva tutti i crinali sopra Camogli, Rapallo, Recco, Zoagli e Chiavari, ma ne cambiava gli aspetti amministrativi e funzionali nell’encomiabile intento di arginare la selvaggità umana propensa a cementificare le cornici delle colline con la scusa della “vista mare”!

Intento inoltre condiviso geologicamente ed ambientalmente.! In seguito un governo regionale di destra, con la Legge regionale n. 29 del 2001, ridusse i confini del Parco Monte di Portofino, ridisegnando i confini dell’area parco e dell’area contigua all’attuale fazzoletto di terra! Non si vuole con questo creare dissidi con le varie amministrazioni comunali attuali, ma concepire un futuro Parco Nazionale degno di un territorio meraviglioso nella sua naturalità, ma nel contempo fragile nella sua bellezza considerata terra di conquista soprattutto come seconde case, con quel che ne deriva in quanto a presidio scarsamente abitato durante l’anno.

Pierluigi Biagioni –Verdi Liguria area Tigullio / Angelo Spanò co-portavoce metropolitano Verdi Liguria

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.