Blucerchiati evanescenti

Palermo amara per i colori blucerchiatirisultati

Un Palermo ricco di determinazione, con undici giocatori in campo consci di giocarsi la Serie A, superano una Sampdoria zeppa di giocatori con la testa altrove

Sampdoria-Chievo serieA
Foto d'archivio

Palermo.  Un solo risultato a disposizione per i rosa-nero, che puntano forte sul fattore campo, mentre la Samp è alla ricerca del punto che chiuderebbe definitivamente la pratica salvezza.

Con queste premesse le due compagini si affrontano al “Barbera”, schierandosi tatticamente come di seguito riportato:

Palermo (3-4-1-2): Sorrentino; Cionek, Vitiello, Andelkovic; Rispoli, Hiljemark, Maresca, Morganella; Vazquez; Gilardino, Trajkovski.

A disposizione: Posavec, Alastra, Goldaniga, Lazaar, Brugman, Chochev, Quaison, Balogh, Struna, Cristante, Jajalo, Pezzella.

Allenatore: Davide Ballardini.

Sampdoria (3-4-2-1): Viviano; Cassani, Ranocchia, Skriniar; De Silvestri, Fernando, Krsticic, Dodò; Alvarez, Soriano; Quagliarella.

A disposizione: Puggioni, Brignoli, Correa, Pereira, Palombo, Christodoulopoulos, Sala, Diakité, Muriel, Silvestre, Calò, Cassano.

Allenatore: Vincenzo Montella

Arbitro: Mazzoleni

Montella lancia dunque Skriniar dal primo minuto e di certo le condizioni atmosferiche della Favorita saranno tali da poterne constatare la maturità. Apprestiamoci quindi a vedere la partita, con la speranza di aver pescato un clone di Mustafi. Un’altra piacevole sorpresa è seduta in panchina, dove il giovane “primavera” Calò assapora i profumi dell’erba professionista.

Al 5° Kristicic atterra da tergo il “Mudo” Vasquez, a circa 24 metri dalla porta difesa da Viviano e si becca un’ammonizione, che oltre a condizionargli la restante parte del match, gli farà saltare il prossimo derby col Genoa.

Al 10° Quagliarella cerca un goal del suoi, su lancio morbido di Alvarez, ma la conclusione non trova lo specchio della porta.

Al 16° ancora il Quaglia gira pericolosamente, ma debolmente un cross di De Silvestri.

Al 18° imperdonabile leggerezza di Ranocchia, che cerca un doppio dribbling da ultimo uomo… Vasquez gli ruba la palla e infila Viviano, ringraziando (1-0).

Al 23° Cionek si sostituisce a Sorrentino e salva sulla riga di porta (tiro di De Silvestri). Sul successivo corner, botta di Soriano che sfiora il palo.

Al 30° esagerata protesta di Dodò, che insiste fino a costringere Mazzoleni a mostrargli il giallo.

Al 36° altro intervento “scomposto” di Ranocchia, evidentemente ancora in “trance” per il precedente clamoroso regalo ai rosa-nero.

Al 40° applausi del pubblico per una conclusione di Morganella (dopo che Gilardino recupera una palla apparentemente persa), che impegna Viviano.

Al 41° Gilardino si libera di fisico di un Ranocchia frastornato e si presenta solo davanti a Viviano… recupera con un’ottima chiusura Skriniar.

Al 46° sontuosa giocata di Quagliarella, messo giù da Maresca, che si becca l’ammonizione.

Un Palermo ricco di determinazione, con undici giocatori in campo consci di giocarsi la Serie A… una Sampdoria zeppa di giocatori con la testa altrove… al punto che sarebbe indispensabile, nell’intervallo, uno “shampo” alla Siniša Mihajlović per togliere la “forfora” e spiegare quale deve essere l’atteggiamento da assumere in campo (in trasferta), quando serve un punto per essere sicuri di non retrocedere in Serie B.

Montella provvede solo a un cambio, per di più forzato, dopo che Fernando deve arrendersi per un problema fisico… Al suo posto entra Muriel e la Samp, ultra offensiva, passa al 3-5-2, con Soriano e Alvarez centrocampisti.

Dieci minuti iniziali di buona Samp, del resto la differenza di valore dei singoli è notevole (Vazquez a parte)… peccato sia diverso l’atteggiamento.

Al 57° Skriniar atterra al limite Hiljemark, punizione di Maresca sulla barriera.

Al 62° giallo a Muriel, anche lui non entrato sul terreno di gioco con lo spirito giusto… quello che mette in campo l’ex Rispoli, ad esempio… una locomotiva sulla fascia destra palermitana, incitato dal pubblico per le sue incursioni generose, oppure Cionek, uno stopper polacco-brasiliano, che non “gigionegga” di sicuro nel cuore della sua area.

Al 66° rigore in movimento di Maresca, che spara alle stelle, sorprendendo il pacchetto difensivo doriano, addirittura su una rimessa laterale.

Al 69° Quaison per Trajkovski.

Al 70° Cassano entra per Dodò.

Al 75° miracolo di Viviano su Gilardino… Doria in forte ambascia, gioca solo il Palermo.

Al 76° giallo a Cassani per lunga trattenuta su Vasquez.

All’81° Sala per Alvarez, nel tentativo di ridare equilibrio a una squadra sbilanciata.

All’82° ammonizione a Viviano per proteste (insistita richiesta di giallo a Vasquez).

All’ 84° Gilardino si avventa su una palla messa in mezzo da Vasquez, costringendo Cassani ad un affannoso rinvio sulla gamba di Kristicic… autorete e frittata fatta (2-0)… i tre punti vanno ai rosa-nero, che raggiungono il Carpi a quota 35, a cinque lunghezze di distanza dai blucerchiati… basteranno a due giornate dal termine? “Ai posteri l’ardua sentenza, noi chiniam la fronte al Palermo”, speriamo di non farlo con Genoa e Juventus…

Un solo numero per dare un’idea di come si è giocato: 36 palle perse!

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