Non si farà

Maxi schermo, polemica finita. Toti rinuncia all’iniziativa. Salvo il concerto del 2 giugno

Fine del tormentone. La Regione dice addio al progetto dei 3 mesi di eventi e proiezioni. Niente partite in piazza

Maxi schermo a De Ferrari, prove generali e sopralluogo

Genova. Il concerto del 2 giugno è salvo “nonostante le difficoltà che ci vengono poste ancora in queste ore dalle strutture comunali in materia di vigilanza del pubblico spettacolo”, ma il progetto #lamialiguria, che prevedeva tre mesi di proiezioni ed eventi sulla facciata del palazzo della Regione trasformata in maxi schermo sembra finito ancora prima di cominciare. Lo ha deciso il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che questo pomeriggio ha inviato una lettera al sindaco Marco Doria, dopo l’ultima controproposta arrivata tramite una lettera firmata dal sindaco che proponeva di limitare gli eventi ai soli fine settimana, dal venerdì alla domenica aprendo alla possibilità di utilizzare altre location di promozione del territorio.

La lettera di Toti sembra mettere la parola fine a giorni di polemiche su un progetto che per il governatore ligure era “organico” e “non può essere ridotto a una serie di eventi scollegati uno dall’altro – scrive Toti – ma ha una sua unitarietà data dalla partecipazione dei cittadini tramite i loro contenuti multimediali e dalla predisposizione di una serie di contenuti turistici e culturali già in una fase di avanzata programmazione”.

A questo Toti aggiunge il problema di un'”evidente compatibilità finanziaria ove l’evento venisse declinato come suggerito dall’amministrazione comunale” “Mi vedo pertanto costretto a rinunciare – conclude il governatore – a un’iniziativa così interessante per Genova per la Liguria, una delle prime di questo genere in Italia”. E così ad eccezione della serata di giovedì 2 giugno, il telone di piazza De Ferrari resterà quello che è la copertura di un cantiere e piazza De Ferrari avrà la sua fontana sempre in pieno splendore, ma una piazza meno vivace di quanto avrebbe potuto essere.

Oggi il Comune aveva spiegato (e il sindaco di Genova aveva inviato alla Regione una lettera ufficiale) che la chiusura di piazza De Ferrari con l’impiego di personale della polizia municipale, Aster e la deviazione dei bus Amt ha un costo di circa 1200 euro al giorno. E per Tursi sostenere questo costo per 90 giorni sarebbe stato impossibile. La proposta era stata che gli eventi fossero contenuti dal venerdì alla domenica e per i restanti giorni il Comune si era reso disponibile a trovare altri luoghi dove proiettare video di promozione del territorio.

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