Sciopero

Dal turismo alle mense, i lavoratori incrociano le braccia: corteo a Genova

Le addette mensa genovesi: "Oltre a tante famiglie che si troverebbero su una strada. Cosa può finire nei piatti dei nostri figli?"

Genova.  “Le lavoratrici e i lavoratori di turismo, mense, terme, multiservizi, farmacie incroceranno le braccia il prossimo 6 maggio per ottenere: un aumento salariale adeguato, norme che valorizzino la loro professionalità, garanzie occupazionali e certezze sui cambi di appalto per un lavoro duraturo e dignitoso”. Lo annunciano Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil Uiltrasporti che hanno indetto per domani sciopero e mobilitazione anche sul territorio ligure.

Sono baristi, camerieri, cuochi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie e facility management, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori del comparto termale, farmacisti.  “Gli addetti sono professionisti che operano in settori strategici per l’economia del nostro paese – spiegano i sindacati – persone che appresentano una componente rilevante del PIL italiano come il turismo e il sistema degli appalti e svolgono lavori importanti come, ad esempio, la refezione e le pulizie nelle scuole, negli asili e negli ospedali. Questi lavoratori operano spesso in condizioni difficili: orari ridotti e stipendi esigui. La loro attività si svolge, nella maggioranza dei casi,  365 giorni all’anno, domenica e festivi compresi”.

L’appello era già stato lanciato dalle addette mensa genovesi e ripreso su Facebook dalla Rete Commissione Mensa. “Venerdi 6 Maggio non saremo, come di consuetudine, a servire in mensa i vostri bimbi – scrivono le addette della ristorazione – A parte, ma non meno importante, il mancato rinnovo da 3 anni del contratto nazionale delle categoria Turismo a cui apparteniamo, stanno venendo meno gli accordi principali con i quali le grandi aziende di ristorazione collettiva hanno preso parte alla gara d’appalto delle mense scolastiche genovesi: l’assorbimento del personale operante direttamente nelle scuole e quello del Centro Cottura dell’azienda perdente”.

L’azienda Serenissima, aggiudicatasi il lotto Centro-est, rifiuta di assorbire 23 dipendenti dei Centri Cottura tra Cir ed Elior. “Il Comune di Genova, rappresentato dall’assessore Boero, sta continuando a prendere tempo e, se in un primo momento sembrava schierarsi con le addette e i loro sindacati nel rispetto del capitolato – sottolineano – pare che ora gli faccia più gola lo sconto applicato da Serenissima su ogni singolo pasto che tutto il resto”.

La cifra offerta è di 1,50 euro a pasto. “Oltre alla tragedia di tante famiglie che si troverebbero su una strada e che creerebbe un infausto precedente, peraltro fuorilegge, su tale cifra è applicato un guadagno. Cosa può finire nei piatti dei nostri figli?”, la domanda che rimbalza “più da madre che da addetta” ai genitori e ai genovesi in generale. 

Lo sciopero nazionale indetto da Filcams, Fisascat, Uiltucs, Uiltrasporti si svolgerà per l’intera giornata lavorativa o turno di servizio.

A Genova la mobilitazione avrà luogo a partire dalle ore 9,00 con un concentramento davanti al Comune di Genova, Palazzo Tursi, per poi dirigersi in corteo davanti alla Prefettura di Genova.

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