Genova. “L’accusa mossa nei confronti Bruzzone è gravissima, sopratutto alla luce del suo incarico istituzionale, che – a quanto emerge dalle prime ricostruzioni – sarebbe stato utilizzato a scopi personali, prima ancora che politici. Al di là delle responsabilità penali, che tocca ai magistrati valutare e che, in caso di condanna, determineranno le sue dimissioni, esiste una questione tutta politica che va chiarita immediatamente di fronte ai cittadini liguri. Il Presidente del Consiglio regionale chiarisca quanto prima in Aula per allontanare ogni ombra sulla sua condotta e provare a recuperare un minimo di credibilità”. E’ duro l’attacco dei consiglieri regionali del M5S nei confronti del presidente del consiglio retinale Francesco Bruzzone per aver esercitato pressioni sulla moglie di un magistrato genovese che lavora in Regione
L’accusa: Avrebbe fatto pressioni in vista del processo sulle Spese pazze
Sarà interrogato lunedì il presidente del consiglio regionale Francesco Bruzzone, indagato per aver fatto pressioni, tramite la sua segretaria, su una funzionaria della Regione che è anche moglie di un pubblico ministero affinché la Procura di Genova ci andasse morbida nell’inchiesta che lo vede indagato per le cosiddette spese pazze. La notizia è stata riportata dai quotidiani questa mattina. La funzionaria in questione, moglie del sostituto procuratore Alberto Lari, era stata a lungo capo di gabinetto del consiglio regionale, prima con Monteleone e poi con Boffa. Con l’arrivo di Bruzzone il suo incarico, che scadeva a marzo, non è stato rinnovato, e la donna, dipendente della Regione, è stata assegnata ad altro incarico.
Ma secondo l’accusa, formulata proprio in seguito a una denuncia della funzionaria, l’incarico non le sarebbe stato rinnovato per aver rifiutato di intercedere presso palazzo di Giustizia. Il presidente Bruzzone nega ogni addebito spiegando che il contratto era in scadenza e il trasferimento è stato deciso per esigenze di riorganizzazione, tutte cose che ripeterà lunedì al pm Massimo Terrile che ha chiesto di sentirlo nell’ambito dell’inchiesta.
Toti: “Fiducia nei magistrati, no a strumentalizzazioni”
“Sono certo che il presidente Bruzzone saprà chiarire tutti gli aspetti di una vicenda i cui contorni e i cui profili giuridici mi risultato poco comprensibili almeno stando alle cronache dei giornali. Ho piena fiducia nei magistrati di Genova a cui spetta accertare i fatti. Invito tutta la politica, opposizione e maggioranza, a comportarsi con moralità, senza scadere invece nel moralismo che troppo spesso ne avvelena i giudizi o, meglio, i pregiudizi”. E’ questo il commento del governatore ligure Giovanni Toti a margine di un incontro elettorale a Milano alla notizia della nuova indagine che coinvolge l’esponente della Lega Nord.
“Per quanto mi riguarda tutte le persone rispondono di quel che fanno dopo il terzo grado di giudizio e tutti sono innocenti fino a sentenza passata in giudicato – ha aggiunto Toti – così mi sono sempre comportato, senza mai indulgere a strumentalizzazioni, anche quando indagini e processi riguardavano avversari politici. Mi aspetto che tutti sappiano tenere un simile profilo per il bene della politica tutta e delle istituzioni”.