Privatizzazione?

Parco Tuttobene, protesta ad Albaro: “Cani sempre liberi e cancelli chiusi al pubblico” fotogallery

Albaro. “Siamo in ostaggio dei proprietari di cani”. Questa è l’incipit di una prima segnalazione inviata da un cittadino di Albaro al presidente del Municipio Medio Levante, Alessandro Morgante, sul parco pubblico “Tuttobene”, situato all’angolo tra via Pozzo e via Trento. “Tutti i cani vagano liberamente, completamente ignorando ciò che c’è scritto sul cartello attaccato al cancello di ingresso, che vieta espressamente di condurre i cani senza guinzaglio. Cartello più volte sabotato o tolto”.

Questo, secondo quanto spiega il cittadino, sarebbe uno dei principali motivi che ormai spingerebbe la maggior parte dei residenti a non entrare neppure in quella zona: “A chi si lamenta viene risposto di non entrare, anche in malo modo, e a volte i cancelli sono chiusi. Sembra quasi una privatizzazione”.

Partendo da queste segnalazioni, la consigliera Tiziana Notarnicola (Pdl) chiede che l’argomento sia messo all’ordine del giorno della seduta odierna del consiglio municipale. “I giardini sono stati affidati dal Municipio Medio Levante a un gruppo di cittadini nel febbraio 2014, ma anche se si tratta di volontariato, chi si occupa della manutenzione di un giardino pubblico, su delibera del Municipio, è comunque tenuto a rispettare il Regolamento Comunale del Verde ed il Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città”, spiega Notarnicola.

In base all’articolo 18 del Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città, “I cani vanno sempre tenuti al guinzaglio nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, nei giardini, nei parchi pubblici , nelle aree verdi attrezzate e non, fatte salve le apposite aree perla sgambatura dei cani, individuate dal Comune in collaborazione con i Municipi, di cui ai successivi commi. Il proprietario/detentore di cani è obbligato a rimuovere le deiezioni solide e a pulire lo spazio lordato dagli animali; è obbligato altresì a portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in via preventiva in caso di paventato rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta degli organi di vigilanza o di altre Autorità competenti e comunque da applicare ai cani ad elevato potenziale di rischio. I cani di grossa taglia debbono essere condotti da persone idonee a trattenere validamente l’animale. Il cane che, sebbene munito di museruola, riuscisse a mordere, sarà considerato, agli effetti del presente regolamento, come se ne fosse privo. La museruola deve essere di materiale atossico, adatta alla taglia, alla razza e tale comunque da impedire ai cani di mordere”.

Una parte riguarda anche gli altri animali, “che possono essere condotti nei luoghi pubblici adottando idonei accorgimenti diretti ad evitare pericolo o intralcio alla circolazione, ovvero molestia alle persone e purché siano rispettate le condizione di benessere etologico degli animali stessi”.

La consigliera, quindi, chiede di sapere quali siano le iniziative poste in essere dal gruppo di cittadini e gli indirizzi per la salvaguardia e il miglioramento della qualità del verde pubblico attraverso forme di cittadinanza attiva che il Municipio intende promuovere e attraverso quali strumenti ne controlla l’efficacia e l’efficienza.

“In particolare quali sono gli interventi sussidiari a quelli del manutentore presso aree verdi territoriali, quali ad esempio, pulizia (si evidenziano segnali di degrado ) e manutenzione dell’area (non si osserva da tempo più alcuna area di erba o prato), piccoli interventi di manutenzione delle panchine (si notano panche di metallo, sedie di plastica) e degli altri arredi presenti nell’area (pneumatici dipinti e usati come portavasi; vasi appesi tra i rami ), vigilanza sulla corretta fruizione pubblica per il suddetto giardino (la porta rimane chiusa e bloccata con mezzi impropri ) – si legge nel testo dell’interrogazione – nello specifico, per evitare il depauperamento del patrimonio verde e la perdita dell’identità dei luoghi e, al contempo, per attuare la riqualificazione dell’ambiente cittadino, in coerenza con gli indirizzi di sviluppo urbano sostenibile ed in linea con le azioni dell’Amministrazione volte al coinvolgimento ed alla responsabilizzazione della cittadinanza, qualora le iniziative poste in essere dal gruppo di cittadini ai quali il Municipio 8 ha affidato la gestione del giardino Benetutti, non fossero ritenute adeguate, se non sia utile dare corso attraverso il Municipio, alla promozione di iniziative (o progetti) da gestire con le scuole della delegazione che possano avviare percorsi di volontariato giovanile, con gli studenti delle scuole medesime, atti non solo alla collaborazione di pulizia e conservazione di tali spazi ma che educano al senso civico del rispetto della natura e degli arredi urbani”.

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