Genova. 930.000 al Comune di Genova, 48.950 euro a Bargagli, 10.169 a Mele e 209.001 a Moconesi, 44.400 a San Colombano di Certenoli e infine 62.305 per Zoagli. Sono sei le richieste accolte in maniera totale dal Governo Renzi in materia di edilizia scolastica.
Ieri il presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il decreto che destina spazi finanziari per un totale 480 milioni in tutta Italia per la ristrutturazione e manutenzione degli edifici scolastici.
Sei, quindi, i Comuni la cui domanda è stata accolta nella sua interezza. Ad altri invece il Governo ha concesso solo il 44,41% di quanto richiesto: si tratta di Busalla (43.922,82 euro), Carasco (166.596), Chiavari(1.638.778), lo stesso comune di Genova (488.524) da sommare a 1.418.524 euro precedenti, Mele (45.668), Pieve Ligure, ( 35.529), Rapallo (441.071), Rossiglione (12.476), Torriglia (62.175).
Una vera e propria boccata d’ossigeno per Comuni e Provincia: il decreto infatti permetterà loro di escludere le cifre indicate dalle spese nel bilancio 2016. Il Dcpm recita: “Per l’anno 2016, nel saldo individuato ai sensi del comma 710 non sono considerate le spese degli enti locali per interventi di edilizia scolastica sostenute a valere sull’avanzo di amministrazione e su risorse rivenienti dal ricorso al debito“: tradotto, gli Enti non riceveranno il denaro bensì la possibilità di spendere quei soldi (se già nelle loro disponibilità, o per mezzo di mutui) senza doverli indicare tra le uscite e quindi senza che influiscano sul pareggio di bilancio dei vari Enti.
Gli enti locali beneficiari degli spazi finanziari saranno in ogni caso tenuti al monitoraggio degli interventi. La Struttura di missione comunicherà le modalità e le tempistiche aggiuntive per la trasmissione alla Struttura stessa dello stato di avanzamento dei lavori e della spesa. Gli enti locali beneficiari degli spazi finanziari dovranno provvedere all’aggiornamento dell’Anagrafe nazionale e regionale dell’edilizia scolastica relativamente agli edifici scolastici oggetto degli interventi effettuati grazie alla concessione di spazi finanziari. L’aggiornamento dovrà essere comunicato secondo le modalità e le tempistiche che la Struttura di missione indicherà agli enti beneficiari.