Genova. C’è Edoardo Rixi, vice di Matteo Salvini e assessore regionale allo Sviluppo Economico, ma anche Francesco Bruzzone, anche lui leghista e attuale presidente del Consiglio regionale, e Matteo Rosso capogruppo di Fratelli d’Italia. Tutti rinviati a giudizio, assieme ad altri 20 tra ex e attuali consiglieri regionali, per l’inchiesta sulle spese pazze sostenute con i soldi dei gruppi regionali dal 2010 al 2012.
Lo ha deciso oggi il giudice per l’udienza preliminare Roberta Bossi.
“Non sono sorpreso – è stata la prima reazione di Rixi – non mi aspettavo nulla di diverso. In questo Paese le cose vanno in questo modo. Continuerò a lavorare fino all’ultimo minuto per far uscire questa regione dalla crisi. Per i liguri e per lo sviluppo di questa terra”.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Francesco Pinto, i consiglieri si sarebbero fatti rimborsare spese private con soldi pubblici spacciandole per attività istituzionali. Le accuse, a vario titolo, sono di peculato e falso.
Prosciolto, perché il fatto non sussiste, Mario Amelotti, ex contabile del Pd, mentre Maurizio Torterolo (Lega Nord) ha patteggiato due anni. Il processo inizierà il prossimo otto giugno.