Genova. E’ cominciato da pochi minuti l’incontro nella sede degli industriali genovesi tra istituzioni, organizzazioni sindacali e azienda sulla situazione Kavo Promedi di via del Commercio a Nervi dopo che all’alba di sabato il management ha fatto smantellare la fabbrica da una ditta polacca arrivata con i tir e protetta da un squadra di vigilantes. Ma un operaio accortosi di quanto stava accadendo ha chiamato i colleghi e avvertito la polizia. Per tutto il giorno gli operai insieme alla Fiom hanno presidiato per impedire che l’ultimo camion partisse.
All’incontro di oggi sono presenti gli assessori Emanuele Piazza ed Edoardo Rixi, che già sabato hanno partecipato alla lunga trattativa, il presidente del municipio levante Nerio Farinelli, le rsu e i segretari di Fiom e Fim Bruno Manganaro e Alessandro Vella.
“Si tratta di un precedente pericoloso – ha detto Manganaro prima dell’incontro – perché se questo é il nuovo modo di relazionarsi non come organizzazioni sindacali dobbiamo riorganizzarci pensando che i delegati devono presidiare le fabbriche anche il sabato e la domenica, ma le istituzioni devono introdurre regole che impediscano questo tipo di comportamento”.
“Quello che è successo sabato è stata una ferita per i lavoratori ma anche per tutta la città – ha commentato l’assessore comunale allo sviluppo economico Emanuele Piazza – è inaccettabile smontare la fabbrica in una notte del week end. Chiederemo all’azienda che per questo comportamento indennizzi i lavoratori”.
Stamattina intanto sarebbero arrivate le 16 lettere di licenziamento ma gli operai non le hanno firmate anche perché l’azienda non ha comunicato la procedura alle organizzazioni sindacali. E c’è preoccupazione anche per il 25 lavoratori della Kavo Italia, la divisione commerciale a cui formalmente al momento non è stato detto nulla, ma che temono di fare prima o poi la stessa fine dei loro colleghi.