Genova. Genova. E’ terminato alle 12 lo sciopero di Iren dopo l’incontro in Prefettura dove i lavoratori hanno esposto al viceprefetto le loro preoccupazioni sulla riorganizzazione del gruppo che, con la creazione di Ireti ,gestisce dal primo gennaio di quest’anno al distribuzione di energia elettrica, acqua e gas, dalla nuova sede di Tortona.
Ireti, che ha accorpato sette aziende tra cui Genova Reti Gas e Iren Acqua e Gas, ha oggi 1800 dipendenti su tutto il territorio nazionale. “A Genova – spiega Nicolò Buongiovanni dell’rsu – questo non si è tramutato in assunzioni come è avvenuto altrove e su 52 pensionamenti è stato assunto un solo lavoratore. Questo accade perché secondo noi l’obiettivo è l’esternalizzazione di alcuni servizi le cui conseguenze saranno pagate dai cittadini”.
“Deve essere chiaro – aggiunge il collega dell’rsu Mario Sanna – che non ci stiamo battendo per un aumento di stipendio o per lavorare due ore in meno a settimana, ci stiamo battendo affinché questa azienda possa continuare ad offrire un sevizio adeguato ai cittadini”. Il vice prefetto si è impegnato a scrivere all’assessore comunale all’Ambiente Italo Porcile in quanto il Comune di Genova resta l’azionista di riferimento. Le rsu hanno fatto sapere che nei prossimi giorni decideranno quali nuove iniziative intraprendere: “Quello che è certo è che non ci fermeremo”. Intanto il 14 marzo il management di Iren, dopo aver disertato la commissione comunale in cui sono state audite le organizzazioni sindacali, ha dato disponibilità ad essere ascoltato in sala rossa e molto probabilmente quel giorno ci saranno anche i lavoratori.
Questa mattina a Genova il corteo dei lavoratori, nell’ambito dello sciopero nazionale indetto in tutte le sedi del gruppo, è sfilato sotto la pioggia dalla sede di via delle Gavette fino in Prefettura, passando proprio davanti alla sede di Iren in via Santi Giacomo e Filippo dove sono stati accesi fumogeni e lanciati alcuni petardi.
